Libia: accordo tra governo e ribelli, riaprono terminal di Zueitina e Hariga

Necessari altri negoziati per la liberazione dei terminali di Ras Lanuf e As Sidr che restano nella mani dei ribelli

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Tripoli – Il governo libico ha raggiunto un accordo con i ribelli della Cirenaica per la riapertura dei due porti, con annessi terminal petroliferi, di Zueitina e Hariga bloccati dallo scorso luglio. Restano invece nella mani dei ribelli Ras Lanuf e As Sidr (Sidra) per la cui riapertura i ribelli ritengono siano necessari altri colloqui. Lo ha annunciato il ministero della Giustizia libico.

I negoziati erano iniziati mercoledì a Brega tra i ribelli, che rivendicano l’indipendenza della Cirenaica, e rappresentanti del governo di Tripoli (anche se quest’ultimo aveva specificato che si era affidato alla mediazione dei capi tribù locali).

Si pone così fine a un braccio di ferro che dura da nove mesi e che ha portato la produzione libica di greggio al crollo fino a 250.000 barili al giorno, contro gli 1,5/1,6 milioni della normale produzione, causando una perdita stimata dal presidente del ‘Parlamento’, Nuri Abu Sahmein, in oltre 14 miliardi di dollari di ricavi per le casse di Tripoli.

A sbloccare l’impasse l’intervento dei reparti speciali della US Navy, i Navy Seals, che assaltarono la petroliera Morning Glory con un carico di greggio caricato da uno dei porti controllati dai ribelli.

La nave fu, al termine dell’operazione militare, consegnata dagli americani al governo di Tripoli, interrompendo ogni velleità degli indipendentisti di poter vendere liberamente il greggio della Cirenaica e riuscire in questo modo a staccarsi di fatto dal Governo centrale della Libia. 

Lunedì scorso il governo aveva liberato tre ribelli arrestati sulla nave dagli americani, come gesto di buona volontà, ma più verosimilmente come implementazione dei presupposti dell’accordo con i ribelli.

(Credit: AGI)