Mosca reagisce all’attacco di Kiev a est: ci saranno molti morti se le manovre ucraine non si fermano
Putin definisce “un crimine grave” l’operazione “antiterrorismo” scatenata da Kiev per riprendere il controllo della parte orientale del Paese. Il ministro della Difesa russo minaccia in modo esplicito una rappresaglia
La Russia risponde all’operazione “antiterrorismo” dell’esercito ucraino nell’est del Paese, avviando manovre militari al confine con l’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu, citato dall’agenzia di stampa russa Interfax.
Nel frattempo anche il presidente russo, Vladimir Putin, è intervenuto dichiarando che l’operazione avrà conseguenze per il governo di Kiev. L’intervento dell’esercito ucraino contro il suo stesso popolo nell’est del Paese è “un crimine grave”, ha detto Putin. “Se il regime attuale a Kiev ha veramente iniziato a usare l’esercito contro il popolo – ha tuonato – si tratta di un crimine grave. È un’operazione di repressione che avrà conseguenze su coloro che prendono decisioni, in particolare sulle relazioni tra i governi”.
“Se oggi non sarà fermata la macchina militare essa porterà ad un gran numero di morti e feriti”: lo ha detto il ministro della difesa russo Serghiei Shoigu, riferendosi all’operazione lanciata da Kiev contro i secessionisti filo russi. Shoigu ha aggiunto che nell’operazione militare sferrata da Kiev nel sud-est ucraino, in cui sono già morti cinque insorti, sono impegnati oltre 11 mila uomini, 160 carri armati, più di 230 blindati e un gran numero di mezzi dell’aviazione.
(Fonte: agenzie; foto: TMNews)
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