Michael Schumacher nominato cittadino onorario di Sarajevo

Al sette volte campione del mondo di Formula 1 il Cantone di Sarajevo ha tributato la propria riconoscenza per il supporto umanitario a favore dei bambini mutilati nella guerra civile jugoslava. Sarajevo è simbolo di rinascita della speranza della civile convivenza. La cittadinanza onoraria sia di buon auspicio…

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Sarajevo – Michael Schumacher, da quattro mesi in coma in un ospedale francese, è stato nominato oggi cittadino onorario di Sarajevo per aver aiutato i bambini rimasti feriti durante la guerra di Bosnia degli anni Novanta.

L’Assemblea del cantone di Sarajevo ha scelto di ricompensare in questo modo istituzionale gli “straordinari meriti di Michael Schumacher, che ha aiutato i bambini vittime della guerra a Sarajevo e contribuito allo sviluppo dei principi di umanità fra i popoli di nazionalità e confessione diverse“, si legge nella decisione.

Il sette volte campione del mondo di Formula 1, il pilota più vincente di tutti i tempi, si era recato due volte a Sarajevo poco dopo la fine del conflitto, nel 1996 e nel 1997, per reclamare dalla capitale bosniaca, all’epoca ancora in rovina, fondi per curare i bambini feriti, ma mise mano al portafoglio in silenzio, in modo discreto come era solito fare. “Dopo la guerra in Bosnia, Schumacher pagava le cure per i bambini a cui erano state amputate le braccia o le gambe durante la guerra e per questo si è conquistato le simpatie dei bosniaci“, ha spiegato Nedzad Fazlija, campione bosniaco di tiro e oggi consigliere locale all’origine dell’iniziativa.

Nel 1999, Schumacher fece spedire in Bosnia un veicolo attrezzato per il trasporto dei bambini rimasti handicappati a seguito delle esplosioni delle mine dopo la fine della guerra. Circa 1.500 bambini hanno perso la vita durante l’assedio di Sarajevo fra l’aprile 1992 e il dicembre 1995 e circa 15.000 sono rimasti feriti.

Sarajevo è il simbolo della speranza di rinascita, del ritorno della luce della civile convivenza dopo il buio dell’odio etnico e religioso. Il riconoscimento della cittadinanza onoraria è un atto significativo che ricade a quattro mesi esatti dall’incidente di Méribel, a seguito del quale il campione tedesco è ancora oggi costretto in un letto del reparto di terapia intensiva del Centre Hospitalier Universitaire di Grenoble.

Sia di buon auspicio per la rinascita della speranza di rivederlo in piedi a raccontarci il suo viaggio in giro per le dimensioni del creato. In altri termini, Sarajevo miracolata ci fa sperare in un miracolo per Michael Schumacher…

(Fonte: TMNews)