Strage Gallura: un fermo. Un video avrebbe immortalato i membri del commando che ha assassinato la famiglia Azzena

Nel pomeriggio prevista una conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri di Sassari

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Sassari – Un uomo è stato sottoposto a fermo di polizia nell’ambito delle indagini sulla strage di Tempio Pausania. Nei confronti del fermato sono emersi gravi indizi.

Il provvedimento è stato emesso dal sostituto procuratore Angelo Beccu e dal procuratore capo Domenico Fiordalisisi. Alle 16 è in programma una conferenza stampa nel comando provinciale dei Carabinieri di Sassari. Sarebbero due, forse tre, i killer di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia Zanzani e del loro figlio Pietro, 12 anni, trovati morti poco prima della mezzanotte di sabato nella loro casa di Tempio Pausania. Le telecamere installate in diversi esercizi commerciali della zona avrebbero ripreso i movimenti del commando. I Carabinieri della locale compagnia mantengono il riserbo ma sembrerebbe che un uomo di Tempio, amico di Azzena, sia stato interrogato a lungo nella serata di ieri.

Gli inquirenti hanno indagato sul passato, soprattutto sul fatto che Giovanni Maria Azzena che l’8 dicembre 2008 fu arrestato assieme a un compaesano e a un 35enne napoletano con l’accusa di usura.

I tre – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – concedevano prestiti in cambio di assegni post-datati con cifre superiori dal 50% anche al 200%. Le vittime degli strozzini erano soprattutto piccoli imprenditori in difficoltà.

Sono quindi legate alle attività illecite di Azzena le indagini dei carabinieri sul triplice omicidio di Tempio. Anche se gli inquirenti precisano che si prosegue su molte piste perche’ ci sono diverse cose non chiare. L’uomo, la moglie Giulia Zanzani e il figlio dodicenne Pietro sarebbero stati uccisi nel pomeriggio di sabato nella loro villetta forse per vendetta. Gli investigatori dell’Arma hanno esaminato la posizione di diverse persone che in passato avevano incrociato la strada di Azzena, invischiato anche in storie di truffe.

Questa mattina intanto è iniziata l’autopsia sui corpi delle tre vittime del brutale assassinio, all’Istituto di Medicina Legale di Sassari. L’esame autoptico servirà per stabilire, tra l’altro, l’ora degli omicidi e la loro successione, elementi utili agli inquirenti per decifrare la dinamica dell’accaduto.

La scena del crimine, che pare sia stata alterata dagli assassini prima di fuggire, peraltro in modo maldestro, è stata setacciata dai Ris di Cagliari, che hanno lavorato per tutta la giornata di ieri, mentre l’esito dell’autopsia sui corpi delle tre vittime – dalla quale gli inquirenti si attendono elementi decisivi per far luce sulla strage – è previsto per il pomeriggio. 

(AGI)