Ucraina-Russia, trovato l’accordo per il cessate il fuoco

Kiev però ha precisato che si tratta di un’intesa sulla tregua e ha cancellato la parola “permanente” che compariva nella versione iniziale del comunicato. Napolitano: ”Dialogo rilanci cooperazione Ue-Russia”. Da embargo russo 200 milioni di danni per l’agroalimentare italiano, ma l’UE stanzia solo 90 milioni per tutta Europa…

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Mosca/Kiev – Accordo tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko per il cessate il fuoco. Lo ha annunciato la presidenza ucraina, dopo che il Cremlino ha dato notizia di un colloquio telefonico tra i due leader.

La versione iniziale del comunicato della presidenza ucraina recitava che, a seguito della conversazione, Putin e Poroshenko erano arrivati ad “un accordo su un cessate il fuoco permanente nella regione del Donbass”. La nuova versione recita invece: “Il loro colloquio si è concluso con un accordo su un processo per il cessate il fuoconella regione del Donbass”.

L’ufficio di Poroshenko ha corretto l’annuncio dopo che il Cremlino ha smentito il raggiungimento di un accordo per un cessate il fuoco permanente.

Putin ha però annunciato di aver messo a punto un piano d’azione con Poroshenko per risolvere la situazione e ha espresso l’auspicio che un accordo definitivo sul piano possa essere raggiunto nel corso della prossima riunione del Gruppo di Contatto sull’Ucraina in programma a Minsk venerdì prossimo. A riferirne è l’Itar-Tass.

Per Putin dovrà cessare il ricorso all’aviazione contro i civili nel sudest del paese, i separatisti filorussi dovranno porre fine alle operazioni militari a Donetsk e Luhansk e le forze armate ucraine dovranno essere ritirate quanto basta da garantire la cessazione dei bombardamenti di città e villaggi.

L’INTERVENTO DI OBAMA – Il presidente americano Barack Obama, nel corso della conferenza stampa congiunta a Tallinn con il presidente estone Toomas Hendrik Ilves, ha commentato: “Se la Russia è pronta a 201408903-petro-poroshenko-320trovare una soluzione politica, allora siamo pronti anche noi“.

Gli Stati Uniti intendono rafforzare la propria presenza militare negli stati baltici attraverso lo stazionamento di più truppe e velivoli nella base aerea estone di Amari, ha annunciato il presidente americano. Obama non ha fornito cifre sul numero aggiuntivo di soldati da inviare in Estonia – dove attualmente sono dispiegati 150 militari – secondo il piano che attende l’approvazione del Congresso. Il presidente americano ha quindi definito l’impegno della Nato nei confronti della sicurezza in Estonia “incrollabile ed eterno”.

UCCISO FOTOREPORTER – Intanto, il direttore generale dell’agenzia Dmitry Kiselyov, citato dalle agenzie di stampa russe, ha riferito che il fotoreporter dell’agenzia statale Rossia Segodnya (già Ria Novosti) Andrei Stenin è stato ucciso in Ucraina il 6 agosto. La sua auto è stata colpita dal fuoco dell’esercito di Kiev durante un viaggio di lavoro.

APPREZZAMENTO DI GIORGIO NAPOLITANO – “Grande apprezzamento” per i positivi sviluppi tra Ucraina e Russia dopo il colloquio telefonico tra Putin e Poroshenko, da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, si legge in una nota diffusa dal Quirinale, “ha appreso della nuova conversazione telefonica fra il presidente Putin e il Presidente Poroshenko nel corso della quale sono state costruttivamente discusse misure per allentare la tensione e promuovere un cessate il fuoco nelle regioni orientali dell’Ucraina”, esprimendo grande apprezzamento “per questo positivo sviluppo e vivissima speranza che il cessate il fuoco possa effettivamente realizzarsi e consolidarsi lasciando spazio al dialogo politico fra le parti”.

RENZI – Intervenendo sulla crisi ucraina, Matteo Renzi ai microfoni di Radio Rtl ha dichiarato: “Non siamo alla guerra fredda, non siamo allo scontro di civiltà come sento dire da alcuni. Ma siamo in un momento di grande difficoltà e l’Italia deve fare la sua parte”.

DANNI PER ITALIA DA EMBARGO RUSSO AMMONTANO A 200 MLN – Si fanno sentire intanto gli effetti economici dell’embargo russo su alcuni prodotti agricoli dell’Unione europea, una ritorsione di Mosca per le sanzioni europee a seguito della crisi ucraina. Ammontano finora ad almeno 200 milioni di euro i danni per il settore agroalimentare italiano causati dall’embargo imposto dalla Russia su alcune categorie di prodotti europei come ritorsione alle sanzioni Ue per la crisi ucraina. L’entità del danno è stata indicata dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, a margine della presentazione all’Europarlamento a Bruxelles delle priorità del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue. Il ministro ha spiegato che per i danni ”siamo nell’ordine dei 200 milioni per quanto riguarda i settori già coinvolti”. Poi, ha aggiunto, ”c’è da valutare bene l’impatto che il blocco delle importazioni può generare anche per via di secondi o terzi effetti, per cui i rimbalzi di mercato che possono esserci nello spazio europeo”.

DA UE ALTRI 30 MLN PER CONTRASTARE EMBARGO RUSSO – Per alleviare l’impatto delle restrizioni russe la Commissione Ue stanzia altri 30 milioni di euro per programmi di promozione della Pac, la Politica agricola comune. I nuovi finanziamenti, che si aggiungono ai 60 milioni di euro già previsti nel budget della Pac, sono co-finanziati, per cui, secondo la Commissione, si potrebbe arrivare a 60 milioni per le misure di promozione. Il commissario Ue all’Agricoltura, Dacian Ciolos, ha invitato le imprese agricole a presentare programmi di promozione per ricevere aiuto per alleviare le ripercussioni negative delle restrizioni imposte dalla Russia.

(Adnkronos)