Ad Abu Dhabi Lewis Hamilton vince gara e titolo nella giornata nera di Rosberg

Il pilota britannico bissa il titolo del 2008. Rosberg vanifica la gara con una partenza sottotono, poi subisce il guasto all’ERS e la sua gara prende il crinale discendente. Massa secondo posto, ma che finale! Ricciardo il super-eroe che rimetterà le ali alla Red Bul (ali regolamentari). Maldonado finisce con le fiamme un anno da dimenticare. Ferrari: epilogo in linea con la stagione

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Yas Marina – Con un dominio costruito fin dalla partenza – senza sbavature, senza incertezze – Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio di Abu Dhabi, mettendo in carniere l’undicesima vittoria stagionale e aggiudicandosi il secondo titolo iridato.

Nico Rosberg, inseguitore del compagno di squadra, al 25° giro ha dovuto piegarsi al guasto all’ERS – il sistema di recupero dell’energia, che influenza anche il brake-by-wire della frenata posteriore – che lo hanno messo definitivamente fuori gioco. A quel punto, Hamilton ha dovuto solo gestire, anche se negli ultimi giri “ha avvertito” con giri veloci, ma il pilota brasiliano in rimonta non aveva più gomme super-soft per attaccarlo.

Sul podio anche la seconda Williams di Valtteri Bottas, nonostante una partenza pessima e cinque posizioni perse al primo giro.

Al contrario, il vincitore morale del gran premio – Daniel Ricciardo – ha conquistato un quarto posto di cuore, di rabbia e di orgoglio: partendo dai box, causa squalifica per le ali flessibili in qualifica, il quarto posto è come una vittoria. Anche Jenson Button si congeda (se tutto sarà confermato) dalla Formula 1 con una gara “alla Button”: intelligente, senza strafare né regalare niente a nessuno, realista e produttiva. Un grande sottovalutato.

Finale alla grande per le due Force India, Hülkenberg e Perez, che portano punti pesanti al team anglo-indiano con il sesto e il settimo posto, davanti a Sebastian Vettel che ha finito lottando con una monoposto che ha male interpretato tutto l’anno.

Chiudono la Top Ten le due Ferrari di Alonso e Räikkönen, in linea con la stagione. Il fatto che sia finita la stagione non deve tranquillizzare, perché per tornare al successo si dovrà cambiare filosofia tecnica – anche di Gruppo come FCA – però a Maranello hanno tutto quel che serve per tornare al vertice. Non certo nel 2015 (si mettano il cuore in pace i ferraristi in servizio permanente effettivo), ma nel futuro il Cavallino Rampante riprenderà a nitrire su tutti.

Un titolo meritato, quello di Hamilton, mentre Rosberg si consola con il titolo virtuale delle pole stagionali e con un Trofeo Eleganza guadagnato senza alcun dubbio: salire nella saletta in cui si riunisce il trio del podio nel dopo-corsa, non è un gesto usuale in un mondo in cui il paradigma è “mors tua vita mea”. Deve valere in pista, fuori valgono le regole della gente perbene.

Del resto Rosberg il titolo non lo perde negli Emirati Arabi, lo aveva perso ad Austin. Ad Abu Dhabi avrebbe potuto perderlo solo Hamilton, non è accaduto. Viva il nuovo Re! Abbasso la F1 dalle regole assurde e dagli occhi (dei commissari tecnici e sportivi) sbilenchi…

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2014 FORMULA 1 ETIHAD AIRWAYS ABU DHABI GRAND PRIX – Gara

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2014 FORMULA 1 ETIHAD AIRWAYS ABU DHABI GRAND PRIX – ANALISI TECNICA PIRELLI



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