Scuola, giudice del lavoro di Sciacca condanna ministero Istruzione a pagare arretrati a insegnante precario

Prima sentenza nazionale dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia del Lussemburgo che ha condannato l’Italia per la gestione dei precari nella scuola

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Agrigento – Prime decisioni dei giudici nazionali dopo la sentenza della Corte di giustizia europea in materia di precariato della scuola. Il giudice del lavoro di Sciacca (Agrigento), ha condannato il ministero della Pubblica Istruzione al pagamento degli scatti di anzianità e dei relativi emolumenti, “in regime di parita’ di trattamento rispetto al personale di ruolo della scuola, a titolo di risarcimento” in favore di un insegnante precario, assistito dall’avvocato Gaetano Leonardi.

Il Miur è stato condannato anche al pagamento di una somma corrispondente alle retribuzioni di fatto per i periodi non lavorati intercorrenti tra i vari contratti allegati nel ricorso presentato, a partire dalla messa in mora e fino alla data della sentenza.

Infine, ancora sul risarcimento del danno, il giudice ha ritenuto che la 13a mensilità e l’indennità sostitutiva di ferie e di permessi spettino di diritto solo ai docenti assunti sui posti vacanti in organico, perché i contratti durano per tutto l’anno scolastico e la discriminazione rispetto ai colleghi già in ruolo è incompatibile con la normativa esistente, anche per effetto del diritto comunitario, così come ribadito dai Giudici di Lussemburgo.

(AGI)