Viaggiare sicuri nel mondo con le notizie dalla Farnesina: avvisi diffusi il 19 Marzo 2015

Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana

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Avvisi diffusi il 19 Marzo 2015: Vietnam, Repubblica Centrafricana, St. Vincent e Grenadines, Tunisia, Arabia Saudita, Bhutan


dove_siamo_nel_mondoVietnam VietnamDiffuso il 19.03.2015.

A causa del moltiplicarsi di episodi di criminalità  nei confronti di turisti, specialmente nelle ore notturne, si raccomanda particolare cautela nell’evitare zone isolate intorno alle stazioni de… leggi l’avviso completo


Central_African_Republic Repubblica CentrafricanaDiffuso il 19.03.2015.

La Repubblica Centrafricana attraversa una delle crisi piu’ gravi a livello internazionale. La situazione di sicurezza nel Paese, inclusa la capitale Bangui, è estremamente deteriorata. Si   continuano a registrare, soprattutto fuori Bangui, scontri tra milizie di opposte fazioni.  Aggressioni, atti di vandalismo e di banditismo sono all’ordine del giorno in tutto il Paese, inclusa Bangui. Si sconsigliano pertanto viaggi, a qualunque titolo, verso la Repubblica Centroafricana. A maggior ragione a causa della situazione di instabilità e di insicurezza, il Paese è esposto al rischio di infiltrazioni da parte di elementi estremisti e non è pertanto immune da fenomeni di matrice terroristica.

Si sono recentemente verificati 3 casi di sequestro ai danni di espatriati e membri di comunità religiose a Bangui. Si raccomanda pertanto di esercitare un comportamento improntato alla massima prudenza in tutto il territorio, evitando spostamenti non necessari. Sono sconsigliati spostamenti nelle ore notturne.

Agli Italiani residenti si raccomanda inoltre dileggi l’avviso completo


StVincenteGrenadine St. Vincent e GrenadinesDiffuso il 19.03.2015.

Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito DoveSiamoNelMondo

Sono st… leggi l’avviso completo


Tunisia TunisiaDiffuso il 19.03.2015.

SICUREZZA

Il 18 marzo si è verificato un attacco terroristico multiplo presso il Parlamento/Museo del Bardo a Tunisi, che ha provocato  diversi morti e feriti. Al momento c’è un forte dispiegamento di forze dell’ordine nelle zone centrali della Capitale.  Si raccomanda ai connazionali di evitare le zone limitrofe al luogo dell’attentato e di seguire le indicazioni delle autorità di sicurezza locali e della propria agenzia di viaggio.

La Tunisia ha vissuto nella calma le tornate elettorali dell’autunno scorso. Si sta assistendo ad un graduale miglioramento delle condizioni di sicurezza nelle grandi città, favorito dalla ricomposizione del quadro politico tunisino a seguito della formazione di un Esecutivo condiviso tra le maggiori forze politiche del Paese.

Nell’ultimo anno le forze dell’ordine hanno peraltro messo a segno con successo un crescente numero di operazioni volte all’individuazione ed all’annientamento di cellule legate agli ambienti del terrorismo o dedite al traffico d’armi. Le forze di polizia mantengono, in particolare, una attenzione elevata sulle attività di gruppi ascrivibili alla galassia religiosa ultraconservatrice (movimento salafita e bande implicate in traffici illegali, anche provenienti dalla Libia), anche aderenti ad Ansar al Sharia, resisi responsabili ancora recentemente di attacchi principalmente ai danni delle forze di sicurezza in aree isolate del nord, del sud e dell’ovest, a volte con esiti tragici.

Le Autorità tunisine hanno elevato notevolmente il livello di attenzione sul rischio rappresentato dal terrorismo sia a Boulaaba, nel governatorato di Kasserine, dove recentemente si è verificato un attacco terroristico contro la Guardia Nazionale, che nelle aree turistiche. A seguito dei più recenti sviluppi in Libia, sono state ulteriormente rafforzate le misure di sicurezza a protezione della zona del confine sud , terrestre e marittimo con unità supplementari  dell’Esercito, della Guardia Nazionale e delle Dogane.

Si raccomanda di osservare le opportune misure di vigilanza nella frequentazione di luoghi pubblici (quali, ad esempio, centri commerciali, mercati all’aperto, stazioni ferroviarie e mezzi di trasporto in comune) e di evitare assembramenti di qualsiasi natura, a Tunisi e nelle altre località. Un’attenzione accresciuta andrà prestata negli spostamenti e nell’attraversamento di zone isolate del Paese, oltre che dei quartieri periferici della grandi città, specie negli orari notturni. è altresì  necessario porre molta attenzione al rispetto di posti di controllo delle forze dell’ordine.

A tale ultimo proposito, si constata una rafforzata presenza di forze dell’ordine sulle principali arterie stradali del Paese e all’interno delle principali aree urbane, anche a mezzo di posti di blocco che vengono operati da personale di polizia armato ed in borghese con il quale si raccomanda di collaborare pienamente.

Le difficili condizioni in cui versa l’economia nazionale continuano ad essere, inoltre, la principale causa di ricorrenti scioperi, organizzati tanto su base di categoria (trasporto aereo, magistrati, giornalisti) quanto su base territoriale, da ultimo violente manifestazioni presso i confini con la Libia dovute ai rafforzati controlli che impediscono il piccolo commercio fonte di sussistenza per gran parte della popolazione di quelle aree.

Si registrano allo stesso modo episodiche manifestazioni anti-governative dovute alla diffusa disoccupazione, a rivendicazioni di carattere salariale e al caro-vita, soprattutto nelle zone urbane dell’interno. In tali casi, non sono infrequenti blocchi di strade e di attività commerciali ed industriali, danneggiamenti di uffici e trasporti pubblici, scuole, ospedali, particolarmente nelle aree più povere dell’entroterra.  In ragione del loro carattere sporadico, si tratta di episodi di difficile prevedibilità; tuttavia, tali episodi non hanno avuto sinora alcun risvolto di violenza nei confronti degli stranieri ma ad essi occorre confrontarsi con particolare discrezione e buon senso. Ad ogni modo, si invitano i connazionali, residenti e non, a tenersi costantemente informati attraverso i media locali ed internazionali sugli sviluppi della situazione in atto, segnalando la propria presenza sia al Ministero degli Affari Esteri, iscrivendosi sul sito DoveSiamoNelMondo, sia alla Sede diplomatica italiana a Tunisi, inviando una mail all’indirizzo: ambitalia.tunisi@esteri.it.

Aree a particolare rischio

L’attuale instabilità in Libia provoca al valico di frontiera di Ras Jedir e nella vicina Ben Gardene una costante situazione di tensione. Considerata tale circostanza e gli ultimi, recenti sviluppi è fortemente sconsigliato avvicinarsi ai valichi di frontiera con la Libia e, più in generale, al confine con quel Paese. In considerazione dell’attuale situazione nel Sahel, più specificatamente nel contesto ancora fluido in Mali a causa della presenza di gruppi terroristici quali ad esempio il movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI), è altresì sconsigliato di effettuare spostamenti ed escursioni anche nelle aree adiacenti i confini con l’Algeria.

Si raccomanda pertanto di … leggi l’avviso completo


Saudi_Arabia Arabia SauditaDiffuso il 19.03.2015.

Continuano a registrarsi casi di pazienti affetti da MERS-CoV all’interno del Regno dell’Arabia Saudita. Si consiglia pertanto di consultare la pagina dedicata all’infezione da Coronavirus del sito web del Ministero della Salute dell’Arabia Saudita:  http://www.moh.gov.sa/en/CCC/pressreleases/pages/default.aspx  e il sito della WHO (World Health Organization – Organizzazione Mondiale della Sanità), alla pagina “Disease Outbreak News” http://www.who.int/csr/don/en/index.html.

SICUREZZA

L’azione del Governo saudita contro il fenomeno terroristico si è dimostrata efficace, sia sul piano della repressione, sia su quello delle misure volte a fronteggiare la radicalizzazione e a prevenire il reclutamento.
I fattori di instabilità che minacciano l’intera regione, tuttavia, impediscono di escludere un generale rischio di atti terroristici, anche contro cittadini stranieri. L’organizzazione di Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP) cosi come ISIS, incitano i propri militanti ad effettuare attacchi contro obiettivi ed interessi occidentali, compreso il personale delle Ambasciate, nonché dei governi “empi” dei Paesi arabi. Nei mesi scorsi si sono registrati incidenti a danno di cittadini americani, un danese e un canadese. L’Ambasciata americana a Riad ha chiuso al pubblico per alcuni giorni nel mese di marzo a seguito di minacce.

Alla luce degli ultimi eventi nella Regione, si segnala pertanto un accresciuto rischio terroristico in tutto il territorio del Paese.
Le zone più a rischio sono i luoghi di manifestazioni o assembramenti di tipo politico, i grandi centri commerciali, gli aeroporti, le aree periferiche della capitale, quelle desertiche e isolate e le regioni in cui sono concentrate le infrastrutture dei settori dell’energia e del petrolchimico.
Ulteriore rischio per l’ordine pubblico e la sicurezza sono presenti sia nelle zone di confine tra l’Arabia Saudita, lo Yemen, l’Iraq e il Bahrein, sia  nelle  regioni interne prevalentemente abitate da comunità sciite, come l’area di Qatif, dove, nel corso del 2012. alcune persone sarebbero state uccise e altre sarebbero rimaste ferite a seguito di scontri tra manifestanti e Forze di Sicurezza. Nella città di Awamiyah (area di Qatif), nel gennaio 2014 è stata registrata un’aggressione armata contro due membri dell’Ambasciata tedesca nel Regno.

A fronte di quanto sopra esposto, si consiglia di muoversi conleggi l’avviso completo


Bhutan BhutanDiffuso il 19.03.2015.

L’Italia non intrattiene rapporti diplomatici con il Regno del Bhutan, pertanto non vi sono Rappresentanze diplomatico-consolari italiane accreditate nel Paese. Al momento, non risultano presenti neppure Ambasc… leggi l’avviso completo


Ultimo aggiornamento 01/00/2015, ore 21:55:45

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