Mestre, arrestato latitante terrorista turco legato al gruppo responsabile dell’attacco al tribunale di Istanbul

Alfano: “allerta massima”. La Digos di Venezia ha fermato un aderente al ‘Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo’ (DHKR/C) con cittadinanza austriaca. Il ministro dell’Interno è l’unica autorità coinvolta nel sistema nazionale di sicurezza e difesa rimasta nella Capitale, forse il momento richiederebbe maggiore attenzione. Ma gli attuali vertici dello Stato vogliono comunicare al Paese un finto “è tutto a posto, è tutto sotto controllo”. Inadeguati al ruolo?

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Roma – “È stato fermato a Mestre, dalla Digos, un latitante turco di 44 anni, colpito da un mandato di cattura internazionale per terrorismo“. Lo ha confermato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, secondo il quale “il latitante, che ha cittadinanza austriaca e si trovava in Italia con la moglie austriaca e i figli, secondo le autorita’ turche appartiene al gruppo terroristico ‘Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo – acronimo DHKR/C – conosciuto tragicamente per il sequestro – e a seguito a questo, per la morte – del procuratore della Repubblica turco Mehmet Selim Kiraz“.

Il latitante adesso è a disposizione della Corte di Appello per l’eventuale estradizione“, ha poi precisato Alfano, che ha ricordato come “il livello di allerta è tale che, anche e soprattutto nei giorni della Pasqua, i controlli di sicurezza, su tutto il territorio, sono altissimi”.

Tutte le forze dell’ordine, così come stabilito dal CASA (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo), sono impegnate senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo“, ha precisato il ministro dell’Interno, che tradizionalmente rimane a Roma durante le festività.

Nonostante il momento poco adatto – considerate le molte e pericolose emergenze in corso – il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, sono in vacanza rispettivamente a Palermo e Pontassieve, nel Fiorentino.

Forse entrambi mossi dall’idea di mostrare al Paese che ‘è tutto a posto, è tutto sotto controllo’? Probabile. Del resto, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel sembra incurante della bufera che si sta abbattendo sul Paese, accusato di non aver adempiuto  alle indicazioni dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (Aesa) sulle procedure di verifica della salute fisica e psichica dei piloti.

Sovviene dunque un dubbio: la classe politica europea è in parte inadatta al ruolo in questo preciso momento storico? Se questo dubbio sia fondato o meno lo lasciamo al libero convincimento dei lettori.

Resta il fatto che Angelino Alfano (al quale non abbiamo lesinato critiche) resta a presidiare la Capitale e a coordinare la sicurezza sul Paese, assicurata dalle migliaia di agenti e di operatori della sicurezza dispiegati in modo visibile e invisibile per assicurare che la vita civile si svolga in pace e tranquillità. Magari mentre ci rimpinziamo per l’ennesima abbuffata pasquale, pensare al loro lavoro un attimo non è del tutto inutile.

(Fonte: AGI)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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