In Sicilia al crollo dei ponti si risponde con l’incompetenza. A volte basterebbe un colpo (momentaneo) di…Genio

Nell’isola la viabilità ordinaria e autostradale subisce la mancanza di manutenzione o forse anche qualcosa di più grave. La reazione di chi è al Governo – a Roma e Palermo – non tiene conto di certe possibilità immediate…

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Palermo – Quando il gioco si fa duro, in Sicilia cominciano a crollare i ponti. Manutenzione ridotta al minimo? Solidità della costruzione messa in pericolo dall’uso di materiali scadenti, tra cui cemento depotenziato? Riflessi di una corruzione pubblica – politica e burocratica – famelica? Forse di tutto un po’, ma senza sentenze giudiziarie definitive, possiamo solo girare alla larga dalle conclusioni sulle cause.

Era il 10 Aprile scorso, quando via whatsapp ricevevamo in diretta dall’amico Eros Di Prima le foto del crollo del cavalcavia Himera sull’autostrada A19 Palermo-Catania.

Quattro giorni dopo, il neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – l’endocrinologo Graziano Delrio – arrivava in Sicilia per fare un sopralluogo e sentenziava con sicumera: “Demoliremo entrambe le carreggiate, tre mesi per realizzare la bretella”.

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Mancano sei giorni alla scadenza di quei tre mesi e – salvo il ricorso al Genio di Qualche Lampada Magica – possiamo affermare con ragionevole certezza che il problema rimarrà tale nella sua drammaticità.

Piovono progetti, impegni, previsioni di milioni di euro a tempesta, ma si sa, i tempi si allungano con gli appalti, le gare, i ricorsi, le opposizioni, et coetera. Nel frattempo, la Sicilia di fatto è divisa a metà, con il traffico costretto a deviare sulle Madonie o a fare un giro da Agrigento per chi intende andare a Palermo dalla Sicilia Orientale, a Catania da quella Occidentale.

Ne beneficiano i piccoli comuni delle Madonie, come Castellana Sicula, dove ci si organizza – anche sui social – per promuovere le bellezze del territorio, l’ospitalità, le prelibatezze. E chi le ha provate – come chi vi scrive – consiglia di bazzicare quel territorio: si mangia e si dorme davvero con grande acquietamento dei sensi. Fondamentale però andarci con la serenità necessaria, non con l’arrabbiatura e lo stress connessi al traffico veicolare e agli ingorghi per strade non sempre al top della manutenzione.

Per rivitalizzare l’economia dei piccoli paesini sulle Madonie, qualcuno si è inventato un espediente pubblicitario sui social. Divertente e istruttivo

Tuttavia non solo le parole al vento di Delrio a dare la misura di quanto incompetenti siano i politici che noi italiani – ad mentulam canis – abbiamo mandato al potere. L’inerzia di fronte ai problemi e agli imprevisti sono evidente.

Nella fattispecie, andavano sollevati di peso – con atto di imperio – tutti i responsabili dei settori connessi con il crollo di quel ponte, per esempio, e destinati ad altro incarico finché la magistratura non identificherà chi ha mancato di sottoporre a normale manutenzione il territorio, chi ha sottostimato il pericolo di quella frana, chi non ha agito perché la vita della gente non fosse messa in pericolo.

E ancora, considerato che è folle tagliare in due la Sicilia, il presidente del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto esautorare le competenze della Regione Siciliana e inviare il Genio Militare, facendo abbattere il cavalcavia e imponendo il ripristino temporaneo con mezzi e modalità straordinarie. Un’osservazione già sollevata, per onore della verità, da Marco Ponti (in nomen est omen…), ordinario di Economia applicata al Politecnico di Milano, dalle pagine web de ‘Il Fatto Quotidiano’. Senza successo.

Militari del 'Genio Pontieri' all'opera (foto da congedatifolgore.com)
Militari del ‘Genio Pontieri’ all’opera (foto da congedatifolgore.com)

Se Renzi non fosse passato dal tombino della fognatura di Firenze a Palazzo Chigi senza soluzione di continuità, saprebbe dell’esistenza del 2º Reggimento Genio Pontieri di stanza a Piacenza e del 4º Reggimento Genio Guastatori della Brigata ‘Aosta’ di stanza a Palermo, che in poco tempo avrebbero studiato (studierebbero) la situazione per porvi rimedio in qualche modo temporaneo.

Ma purtroppo né Renzi, né Crocetta mostrano di avere le doti di governo per guidare un Paese complesso e una regione complicata come la Sicilia.

Anche se basterebbe un colpo di …Genio (ancorché militare)…

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