Renzi a ‘In Mezz’ora’ vede il Pil in crescita e annuncia taglio Ires e canone Rai. Presto, un oculista…

In prospettiva futura, lancia il licenziamento degli utili idioti che stanno reggendo il moccolo al Governo meno democratico della storia repubblicana: “Spero nel 2018 Pd abbia voti per governare da solo”. Ciao ciao Angelino…

Roma – Matteo Renzi vede il Pil in ulteriore crescita all’1% e annuncia l’anticipo del taglio (almeno parziale) dell’Ires (Imposta sui Redditi delle Società, ndr) al 2016, ma anche la riduzione del canone Rai. Questo in sintesi quanto il presidente del Consiglio dei Ministri ha annunciato a “In 1/2 ora”, il programma di approfondimento domenicale su Rai 3 condotto da Lucia Annunziata, che ha affrontato anzitutto temi di natura economica. Se Renzi vede questo, allora bisognerebbe dire: ‘presto, un oculista!’

“Sul Pil avevamo fatto una previsione del +0,7%, sarà del +0,9%, anzi io penso che arriveremo all’1%”, ha spiegato Renzi, aggiungendo che “la situazione va un po meglio“. “Cosa dobbiamo fare? La prima riforma, la più importante, è restituire la fiducia agli italiani“, ha detto.

Per sostenere la ripresa la prima cosa da fare è tagliare le tasse, che comporta il completamento dei piani del Governo con l’abolizione di Imu e Tasi sulla prima casa, su cui Renzi ha assicurato la sintonia con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “la pensiamo allo stesso modo, al di là che lui è romanista e io della Fiorentina”. 

Poi l’annuncio con rilancio, nello stile dello storytelling modello piazzista, una novità per le imprese: “Il prossimo anno ci sarà un intervento significativo sul lavoro, di riduzione delle tasse alle imprese. Il taglio dell’Ires volevamo farlo nel 2017, pensiamo di poterlo anticipare almeno in parte al 2016. Oggi in Italia, tra Ires e Irap, le tasse che pagano gli imprenditori sugli utili sono il 31,4%, la Francia è al 32, la Germania è al 30 e gli altri stanno tra il 25 e il 30. Quella che ce le ha più basse di tutti è la Spagna, al 25%. Io voglio fare meglio della Spagna, sicuramente nel 2017 andremo sotto. Io voglio l’economia più forte d’Europa“.

Sul tema il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, ha dati che contraddicono il Governo (ne parliamo qui).

Ancora, per i cittadini, il premier, ha in serbo anche una “sorpresa”: la riduzione del canone Rai. “Una delle misure contenute nella legge di Stabilità – ha detto – è che noi riduciamo il canone Rai e contemporaneamente diciamo che lo devono pagare tutti. Ci sarà un meccanismo che permetterà a tutti di pagare, pensiamo di metterlo in bolletta, ma invece che 113 euro il prossimo anno costerà 100 euro. Chi paga ed è onesto paga meno“.

Obiettare a queste proposte che si pagherà il canone anche sui contratti elettrici di garage o magazzini merci, dove non c’è l’ombra di un apparecchio televisivo è superfluo: davanti alla tracotanza dell’impudenza, non c’è ragionamento che tenga. Ci penseranno le migliaia di azioni giudiziarie amministrative a contestare questo provvedimento, che sembra adatto a fare proseliti alla Rai, una macchina mangia denaro pubblico, nonostante le molte professionalità che vi prestano servizio.

A proposito di fisco, il premier ha sottolineato i risultati ottenuti nella lotta all’evasione fiscale. “Per la prima volta – ha detto – c’è non soltanto una riduzione delle tasse ma il sacro principio per cui se tutti pagano si paga meno“. “Noi stiamo facendo grandi risultati sull’evasione interna ed esterna: stiamo facendo uno sforzo per far emergere i capitali che sono stati portati all’estero e anche per fare pagare le tasse a tutti“.

Renzi però dice basta alle operazioni della Guardia di Finanza terroristiche in stile Cortina, perché sono da “Stato di polizia”, mentre oggi “basta incrociare i dati: con le nuove misure fatte dal governo lo scorso anno, l’Iva al 30 settebre è aumentata del 4,6%, oltre tre miliardi di euro“. E anche dagli dagli accordi con la Svizzera il premier si aspetta di ottenere risorse: “Un primo miliardo e mezzo è già rientrato nel 2015 con la voluntary disclosure. Sul prossimo anno saremo prudenti in bilancio, metteremo poco, 2-2,5 mld, ma non sarei sorpreso se arrivassimo vicini ai 5 mld“. Sul tema però Renzi non dice che la cossidetta voluntary disclosure altro non è che uno scudo fiscale, quindi un condono (seppure con un certo costo). Me è il noto stile della casa.

Renzi ha però parlato anche di politica e delle polemiche per il sostegno dato alla maggioranza sulle riforme dal gruppo Ala di Denis Verdini. “Sulle riforme credo che ci sia un gruppo di persone che sta facendo una scelta utile per l’Italia, chi appoggia le riforme sta aiutando l’Italia. Nel centrosinistra, nell’area del Pd, c’è un partito compatto, unito, con un po di discussioni al nostro interno” mentre “a destra c’è una situazione talmente divisa che io credo che sia ingiusto e ingeneroso porre il problema ai senatori di Verdini e dire che non devono votare le riforme. Mi sembra allucinante. Le hanno votate la prima volta, ora le stanno votando, sarà un problema di Berlusconi se lì dentro stanno litigando tutti. L’incoerenza è non di chi le sta votando ma di chi ha cambiato idea“.

Per il futuro, però, Renzi preannuncia un licenziamento degli utili idioti che stanno puntellando il Governo, preannunciando l’addio ad Angelino Alfano, considerato il più utile degli idioti (politicamente parlando). “Il Governo che è uscito dalle elezioni del 2013, quello di Letta e poi il mio governo – ha detto – è perché il Pd non ha vinto le elezioni, perché se avesse preso alle politiche il 40% come alle europee ci sarebbe stato un monocolore del Pd. Purtroppo non è stato così e di conseguenza per tenere in piedi questa legislatura si è fatto un accordo con il Pd e con dei pezzi di quella che fu Forza Italia, Ncd e Ap“. “Io spero che, grazie anche alla nuova legge elettorale – ha concluso il segretario del PD nel 2018 il Pd, per me da solo, prenda i voti sufficienti per governare“.

Ciao ciao Angelino… (grande stratega…)…

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus