Volkswagen Italia: pronto il piano d’azione per richiamare le auto interessate dal #dieselgate

La filiale italiana del gruppo VW-Audi ha avviato le procedure per revisionare le auto dei brand Audi, Seat, Skoda, Volkswagen e VW Veicoli Commercali. Interessati i propulsori diesel EU5 Tipo EA189. Numeri verdi a disposizione della clientela. Hans Dieter Pötsch nominato ufficialmente presidente del Comitato di Sorveglianza del gruppo. Wolfang Porsche: grazie a “Berlthold Huber per aver svolto l’incarico di Presidente” ad interim

Verona – Volkswagen Italia ha reso noto di aver attivato il servizio di verifica con cui i clienti del gruppo automobilistico tedesco potranno appurare se la propria auto rientri o meno tra quelle necessitanti di un richiamo e di una revisione che sani le emissioni di ossido di azoto (NOx) sui motori diesel Euro 5 modello EA189.

I clienti – recita una nota diramata dalla sede di Verona – potranno visitare i siti web dei brand o contattare i numeri verdi dedicati.

  • www.volkswagen.it – Numero verde 800 865 579
  • www.audi.it – Numero verde 800 283 454 63
  • www.seat-italia.it – Numero verde 800 100 300
  • www.skoda-auto.it – Numero verde 800 100 600
  • www.volkswagen-veicolicommerciali.it – Numero verde 800 400 300

In alternativa, gli interessati potranno recarsi presso il concessionario più vicino o di fiducia o presso i centri di assistenza del gruppo, per concordare con i responsabili commerciali locali le azioni da intraprendere. 

Il piano del gruppo VW prevede che entro il mese di ottobre siano presentate alle autorità nazionali e comunitari competenti le soluzioni tecniche e le relative misure di azione. I clienti, spiega la nota, “verranno informati su tempistiche e modalità per l’esecuzione dell’intervento di manutenzione”.

Dalla sede di via Gumpert, sede della filiale italiana di VW Group, vogliono rassicurare i clienti, soprattutto per la ridda di ipotesi – non del tutto infondate – sulla sicurezza dei veicoli interessati dal problema sollevato con lo scandalo #dieselgate, scoperto dall’EPA statunitense. “Tutti i veicoli interessati, equipaggiati con motori Diesel EU5 Tipo EA 189, sono tecnicamente sicuri e adatti alla circolazione su strada“, riporta la nota del gruppo. “I nuovi veicoli del Gruppo Volkswagen dotati di motori Diesel EU6 attualmente disponibili nell’Unione Europea – e quindi anche in Italia – non sono coinvolti” dal problema emissioni irregolari, e – conclude la nota – “soddisfano i requisiti legali e gli standard ambientali”.

Hans Dieter Pötsch, neo presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo Volkswagen-Audi (Foto VW Media)
Hans Dieter Pötsch, neo presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo Volkswagen-Audi (Foto VW Media)

Insomma dopo lo choc e la vergogna planetaria, si cerca di porre rimedio a un problema che temiamo non sarà limitato alle auto del gruppo VW-Audi. Da Wolfsburg ieri hanno comunicato ufficialmente la nomina di Hans Dieter Pötsch a presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo. In una nota diffusa dalla casa tedesca, Wolfgang Porsche, Membro del Comitato Esecutivo, ha ringraziato Pötsch “per aver accettato un incarico importante in questo momento difficile“, sottolineando le sue competenze sulle attività della casa “e, più in generale, dell’industria automobilistica“, ma anche “una grande esperienza nei mercati finanziari“. Al contempo Porsche ha ringraziato “Berthold Huber per aver svolto l’incarico di Presidente del Consiglio di Sorveglianza ad interim prestando un grande servizio all’Azienda“.

Hans Dieter Pötsch ha ringraziato il Consiglio per la fiducia riservatagli e ha assicurato che farà del proprio meglio per “far emergere la piena verità su quanto accaduto“. “Sono fermamente determinato a dare il mio contributo in modo che Volkswagen possa riconquistare la fiducia di Clienti, pubblico, investitori e partner commerciali. E credo che il mio compito principale sia guidare il Gruppo Volkswagen verso un futuro di successo“, ha aggiunto.

Il neo presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo VW ha anche spiegato che è stato incaricato lo studio legale internazionale “Jones Day” per indagare su quanto accaduto negli Stati Uniti. “Faremo ciò che serve per assicurarci che dopo le indagini vengano adottate le misure necessarie”, ha assicurato Pötsch. Lo studio legale “Jones Day” fu fondato a Cleveland, Ohio, nel 1893 e ha oggi oltre 2.400 professionisti in giro per il mondo. Ha un ufficio anche a Milano.

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.