Carne rossa cancerogena? Hamburger messi al bando?

Secondo il ‘Daily Mail’ l’Oms si accingerebbe a inserire le carni rosse tra le sostanze che causano neoplasie, cambiando le linee guida dell’Agenzia per la Ricerca sul Cancro. La fonte del tabloid britannico sarebbe interna all’agenzia

Londra – La carne rossa potrebbe causare il cancro, come le sigarette e altre sostanze riconosciute causa di malattie neoplastiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità starebbe per dichiararlo ufficialmente, aggiungendo i prodotti confezionati con carne rossa nella lista di sostanze cancerogene, con fumo, arsenico, alcol e amianto.

Nel mirino dell’OMS finirebbe anche la carne rossa fresca, che sarebbe prossima a essere inserita nella “enciclopedia dei cancerogeni“, etichettata come “lievemente meno pericolosa” rispetto ai lavorati industriali.

Il condizionale è d’obbligo perché la rivelazione di oggi del tabloid britannico ‘Daily Mail’ è in grado di scuotere il mercato delle carni, quindi di sconquassare un settore importante dell’economia. E la fonte del giornale inglese non è certa, ma sarebbe “interna ben posizionata” in seno all’agenzia.

Va detto che l’Oms non ha ancora aggiornato le linee guida su cancro, ma la prossima settimana – al rientro negli uffici dell’agenzia – dovrebbe arrivare una presa di posizione ufficiale. Una novità potenzialmente shockante per le catene di fast food e per l’industria della carne, che potrebbe portare a nuove regole ed etichette alimentari.

Incaricata della classificazione sarebbe l’Agenzia di Ricerca sul Cancro dell’OMS (Agency for Research on Cancer, World Health Organization), che avrebbe approfondito la questione in seguito alle crescenti preoccupazioni che la carne possa originare il cancro all’intestino, la seconda forma tumorale per frequenza nel Regno Unito.

La carne in generale contiene grandi quantità di grasso e sussiste il dubbio che le sostanze che la rendono rossa possano danneggiare lo strato interno dell’intestino.

Sotto questo profilo, i trattamenti di preparazione e conservazione seguiti nella trasformazione industriale – dalla salatura all’aggiunta di conservanti chimici – amplificherebbero la pericolosità della carne perché potenzialmente cancerogeni.

Le stime del governo britannico indicano che, nella metà dei casi, per evitare di ammalarsi di tumore all’intestino basterebbe seguire uno stile di vita più sano, che prevede un consumo non eccessivo di carne rossa.

Una buona pratica che ogni buon nutrizionista già dà ai propri clienti e pazienti, ma che propagata con ufficialità dall’OMS avrebbe il senso di un allarme generale per la salute umana.

(Credit: AdnKronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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