Addio a Nando Gazzolo, poliedrico interprete di musica, teatro e tv

I funerali giovedì prossimo alle 15,00 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti, in Piazza del Popolo a Roma

Nepi (Viterbo) – Questa mattina è venuto a mancare all’età di 87 anni mio padre Nando Gazzolo, attore di teatro e volto noto degli sceneggiati che hanno fatto la storia della televisione italiana”. Con queste parole Giovanna Gazzolo ha comunicato la scomparsa del padre Nando Gazzolo, grande protagonista dello spettacolo italiano, ricoverato da diversi giorni in una clinica di Nepi.

“Era da tempo malato – ha spiegato Giovanna Gazzolo – poi sono arrivate le complicazioni e purtroppo non ce l’ha fatta. I funerali si svolgeranno giovedì prossimo alle 15 nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a Roma. È sempre stato una persona defilata e ha dato tanto al suo pubblico”, ha sottolineato la figlia, spiegando che “non aveva mai smesso di dedicarsi al teatro, ma usando la sua voce inconfondibile per fare fronte alle difficoltà fisiche. Recentemente aveva registrato dei dischi con delle poesie”.

Figlio d’arte, Ferdinando Gazzolo conosciuto come Nando, nasce a Savona il 16 ottobre 1928. Il padre è l’attore e doppiatore Lauro Gazzolo, mentre la madre è l’annunciatrice radiofonica Aida Ottaviani Piccolo. Anche il fratello minore, Virginio, intraprende la carriera di attore così come il figlio Matteo. Esordisce giovanissimo alla radio, mentre il debutto in teatro avviene all’età di vent’anni, nel 1948, con Antonio Gandusio. Il successo arriva però nel ’51 con ‘Antonio e Cleopatra’, allestito da Renzo Ricci.

“L’infinito” di Giacomo Leopardi, declamata da Nando Gazzolo

Nel 1954 interpreta Orazio nell”Amleto’, messo in scena da Vittorio Gassman e Luigi Squarzina con il Teatro d’Arte Italiano. Sono gli anni della brillante carriera televisiva, che lo vede interprete di numerosi sceneggiati di successo, da ‘Capitan Fracassa’ del 1958, a ‘La cittadella’ del ’64 e ‘La fiera della vanità’ del 1967, diretti da Anton Giulio Majano. Grazie alla sua inconfondibile voce, Gazzolo lavora anche come doppiatore fin dagli anni Cinquanta.

L’esordio al cinema arriva nel 1961, con il film storico ‘Costantino il Grande’, cui seguiranno altri ruoli cinematografici. Presta la voce anche a molti divi del grande schermo, tra i quali Michael Caine, Frank Sinatra, Marlon Brando, Donald Sutherland, Laurence Olivier, Clint Eastwood, Yul Brinner, Robert Duvall e David Niven.

Torna in tv come protagonista della serie tv ‘Sherlock Holmes’ nel ’68, e nel ’71 è Thomas nello sceneggiato ‘I Buddenbrook’, tratto dal romanzo di Thomas Mann. Gazzolo si dedica prevalentemente al teatro classico, diretto da registi come Walter Pagliaro, Mario Ferrero, Dario Fo, Orazio Costa, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Sandro Sequi.

Tra i lavori più recenti, ‘Sul lago dorato’ di Ernest Thompson nel 2003, ‘Servo di scena’ di Ronald Harwood nel 2006 e ‘Il burbero benefico’ nel 2007.

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