La scomparsa di Krizia, signora della moda italiana

La novantenne stilista bergamasca, che si diede il nome di un dialogo di Platone, è scomparsa ieri sera nella sua casa di Milano. La maison venduta ai cinesi di Shenzhen Marisfrlog Fashion nel 2014. I funerali mercoledì a Milano nella Chiesa di Sant’Angelo, in via della Moscova

Milano – “Ieri alle 21 è improvvisamente venuto a mancare” uno dei nomi che hanno scritto la storia della moda italiana, la stilista Krizia, al secolo Mariuccia MandelliAveva 90 anni. Le esequie funebri si svolgeranno mercoledì 9 dicembre alle 11, nella chiesa di Sant’Angelo in via della Moscova, poco distante da quello che per molti anni è stato il quartiere generale della maison, in via Manin. A dare la notizia della morte una nota di M.M.K., la società che gestisce gli immobili della casa di moda passata in mani cinesi nel 2014 alla Shenzhen Marisfrlog Fashion.

Avrebbe compiuto 91 anni a gennaio, il 31, una delle ultime ‘signore’ della moda. Una vita trascorsa insieme ad Aldo Pinto, compagno di vita e di lavoro, con lei fino all’ultimo. Nell’Olimpo dei designer che hanno reso Milano la patria del pret-a-porter mondiale, insieme a Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè e Gianni Versace, Mariuccia Mandelli è originaria di Bergamo, dove nasce nel 1925.

La maison, fondata nel 1957, era passata di mano lo scorso anno, acquisita da Shenzhen Marisfrolg Fashion, società fondata nel 1993 da Mrs. Zhu ChongYun, che ha creato un impero finanziario basato sulla sua passione per la moda e il design. Allora Mariuccia Mandelli si era detta “felice di aver incontrato Mrs. Zhu, con cui mi sono trovata subito in profonda sintonia. Penso che abbia la forza e il talento per continuare al meglio il nostro lavoro e portare Krizia a raggiungere nuovi successi nel mondo”.

Mariuccia Mandelli attinse a una citazione aulica per scegliere il suo nome d’arte, un dialogo incompiuto di Platone dedicato alla vanità femminile. La cifra stilistica che l’ha contraddistinta maggiormente è stato il riferimento a elementi iconografici tratti dal mondo animale e della natura, oltre alla maglieria in cashmere. Tra i primi a ricordarla il premier Matteo Renzi, che l’ha descritta come una “protagonista assoluta della moda e del Made in Italy, con la sua creatività, la gioia dei suoi colori, la sobrietà tutta milanese del suo lavoro”.

Il primo cittadino di Milano, che apprende della scomparsa di Krizia proprio nel giorno della consegna degli Ambrogini d’Oro, ricorda come, “ricevette la medaglia d’oro del Comune di Milano nel 1983. Storicamente, in questa giornata, vengono premiati coloro che hanno reso grande Milano, diventando parte di una collettività che porta ovunque nel mondo uno stile inconfondibile: una descrizione che si addice senza dubbio anche a lei, che ha contribuito a far conoscere la bellezza e l’eleganza dello stile italiano e milanese in tutto il pianeta. Ai suoi famigliari vanno dunque oggi le condoglianze e un forte abbraccio da parte di tutta la città di Milano”.

La motivazione della Medaglia d’Oro a Mariuccia Mandelli del 1983 recitava: “Creatrice di moda, ha diffuso in tutto il Mondo i frutti della sua inventiva professionale e della sua tecnica eclettica e raffinata, ricevendone generale apprezzamento. Attraverso lo sviluppo delle diverse sedi milanesi ha dato vita ad una attività che unisce l’iniziativa imprenditoriale alla originalità di una produzione sempre attenta ai mutamenti del gusto della società contemporanea”.

(AdnKronos)

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