Un decalogo per il sonno dei bimbi

Dal 74° Congresso della Società Italiana di Pediatria, in corso a Roma, poche regole per un sonno sereno dei bambini (e dei genitori…)

Roma – Se i bambini dormono, i genitori dormono. Viceversa…ciccia per tutti!

Quante volte avete pensato “cosa devo fare per farli dormire?”. Ebbene, i pediatri italiani, a congresso a Roma, forniscono un ausilio sotto forma di Decalogo per un sonno sereno di bambini e, di conseguenza, dei genitori.

1) Rispettare l’orario per andare a dormire tutte le sere. Se si abituano i propri figli, fin dalla tenera età, ad addormentarsi sempre alla stessa ora, adattando i ritmi della famiglia a quelli dei bambini – e non viceversa – il sonno ne beneficia. Buone abitudini che vanno mantenute e consolidate negli anni. Se papà arriva tardi, non potrà giocare con i propri bambini tardi. Si dovrà ritagliare un altro momento per farlo.

2) Fare dormire i bambini sempre nello stesso ambiente. I bambini devono dormire sempre nello stesso ambiente, propia cameretta o stanza dei genitori nei primi mesi. Un ambiente che deve essere preparato in modo adeguato, con luci soffuse e senza apparati elettronici accesi. Nei primi mesi, si può anche usare una musica dolce e monotona di sottofondo. Si deve evitare invece di farli addormentare in ambienti diversi, magari sulle braccia dei genitori che guardano la televisione, per costruire una routine che favorisca il sonno.

3) Separare alimentazione e addormentamento. Nei primi due o tre mesi di vita manca la fase di addormentamento, perché è difficile riconoscere con precisione quando i bambini si stanno addormentando. Nei mesi successivi, invece, alcuni segnali come l’affievolimento della suzione o la chiusura degli occhietti indicano che si deve staccare i bambini dal seno e metterli nel proprio lettino.

4) Pasti: rispettare orario durante il giorno. Occorre rispettare gli orari dei pasti dei bambini, anche di quelli che vanno al nido. Nel caso, adeguare gli orari dei genitori alle necessità dei bambini per mantenere stabili pranzo, merenda e cena.

5) Divieto di uso di tablet o altri apparati elettronici dopo cena. Dopo cena, è tassativo spegnere tutti gli apparati almeno un’ora prima di addormentarsi. La luce degli schermi di tablet, smartphone e computer riduce la produzione di melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che favorisce l’addormentamento. Dentro la stanza da letto, tutti i device (e anche la televisione) devono essere assolutamente banditi.

6) No a cibo e acqua nella fase di addormentamento. Prima di cadere nel sonno profondo, può capitare un risveglio. In questi casi, occorre evitare di dare latte o altri liquidi, compresa la camomilla, durante i risvegli. Preferibile invece usare oggetti consolatori per riaddormentarsi, come il ciuccio o un pupazzetto (pulito, ovviamente), per esempio.

7) Esposizione alla luce. Mentre per il sonnellino pomeridiano si deve mantenere la luce dell’ambiente, per il sonno notturno la luce va ridotta il più possibile. Luce che va riattivata e potenziata all’ora del riscveglio. Queste indicazioni sono fondamentali per assestare il ritmo sonno-veglia, governato dall’alternanza della luce e del buio.

8) Evitare sostanze eccitanti dopo le 16. Non è opportuno dare tè – tranne che deteinato – o bevande contenenti caffeina dopo le 16. Altrettanto vale per la cioccolata.

9) Abituare i bambini a un’alimentazione equilibrata. I bambini vanno abituati fin da piccoli a un’alimentazione equilibrata, che coniughi cibi contenenti fibre e triptofano, un precursore della melatonina, come carni bianche, pesce azzurro, verdure verdi, legumi e cereali. Fondamentale poi l’idratazione durante il giorno.

10) No ai bambini nel lettone. Abituare i bambini all’autonomia vuol dire anche lasciarli dormire nel proprio ambiente. Nei casi di risveglio, riportarli sempre nel loro lettino. Per invogliare i bambini a non dormire nel lettone dei genitori si può promettere un premio, ma è fondamentale che i genitori impediscano loro di dormirci. Ne va dell’equilibrio dei bambini…e non solo…

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