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Università di Newcastle: il Diabete di Tipo 2 può essere ‘cancellato’ da una dieta efficace

Una ricerca condotta presso l’Università di Newcastle in Gran Bretagna è stata presentata al congresso dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete in corso a Berlino fino al 5 Ottobre

Berlino – Una dieta efficace, che faccia perdere chili e riporti al peso forma può cancellare il Diabete 2, ossia a una remissione della malattia grazie alle capacità delle cellule pancreatiche – che producono insulina – di guarire e di riprendere a funzionare normalmente. Lo studio è stato presentato all’ultimo congresso dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD, European Association for the Study of Diabetes), in corso a Berlino fino al 5 Ottobre prossimo.

Una scoperta che può portare a un rinnovato e integrato modo di affrontare il Diabete 2, con una strategia farmacologica e non farmacologica tesa a cancellare la malattia. A questo sono pervenuti i ricercatori dell’Università di Newcastle, in Gran Bretagna, coordinati dal professor Roy Taylor, i quali hanno dimostrato che si può mettere in discussione la certezza scientifica fin qui acquisita della irreversibilità della funzionalità delle betacellule del pancreas nei diabetici di Tipo 2.

In particolare, la ricerca prova che la diminuzione del grasso attorno a fegato e pancreas è un passo fondamentale per la remissione del Diabete 2, che però si consegue solo con il miglioramento della funzione delle cellule pancreatiche addette alla produzione di insulina, in modo che tale funzione possa essere riattivata.

Lo scorso anno sulla rivista scientifica ‘Lancet‘ era stato pubblicato uno studio condotto su un campione di 298 persone tra i 20 e i 65 anni, cui era stato diagnosticato il Diabete 2 negli ultimi 6 mesi. La ricerca mostrava che una dieta ipocalorica di 3-5 mesi, seguita da un’assunzione di cibo sano e con modificate abitudini alimentari tese a controllare il peso, aveva consentito di ‘guarire’ dal diabete il 46% del campione di ricerca a un anno dall’avvio del monitoraggio, contro un 4% di guariti nel gruppo di controllo.

Il team dei ricercatori di Newcastle hanno invece ampliato la ricerca, scoprendo che la perdita di peso può avere l’effetto di remissione della malattia, perché il processo funziona su alcuni soggetti e non su altri. In particolare, la nuova ricerca ha puntato sull’esame del grasso epatico e pancreatico e della funzionalità delle betacellule del pancreas su un gruppo ristretto di 58 partecipanti alla precedente ricerca, notando che 40 di essi avevano ottenuto la remissione del Diabete 2 in un anno di regime alimentare controllato e migliorato nella qualità. Di fatto, entrambi i sottogruppi del trial avevano perso peso, con analoghe riduzioni del grasso attorno a pancreas e fegato, ma solo in 40 di loro era stato registrato un miglioramento precoce e importante delle betacellule pancreatiche, che avevano ricominciato a funzionare di nuovo: un effetto non registrato negli altri pazienti, che però avevano il diabete da un tempo maggiore.

La conclusione cui è arrivata l’équipe di Taylor è che “più a lungo una persona vive col diabete, meno è probabile che la funzionalità delle cellule fabbrica-insulina si recuperi“, ha dichiarato il coordinatore della ricerca, che poi ha ricordato come “la raccomandazione a perdere peso dovrebbe essere rivolta a tutti i pazienti soprattutto al momento della diagnosi“.

Di conseguenza, una più precoce diagnosi e l’avvio celere di una dieta alimentare tesa e perdere peso e a migliorare l’assunzione alimentare dà più chances di ‘guarire’ dal Diabete 2, in relazione alla capacità delle betacellule pancreatiche di ‘riavviare’ la propria funzionalità e di tornare a produrre insulina nel modo corretto.

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