Attacco delle forze ucraine a Sloviansk: uccisi cinque militanti filorussi

Raid per riprendere il controllo della città nell’est del Paese. Un soldato è rimasto ferito nell’operazione per smantellare tre checkpoint messi in piedi dai separatisti. Ue: ”Milizie consegnino armi e rilascino prigionieri”. Lavrov: “Stati Uniti e Ue hanno cercato di organizzare una rivoluzione colorata

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Kiev – Cinque militanti filorussi sono rimasti uccisi in un raid delle forze ucraine per riprendere il controllo di Sloviansk, nell’est del Paese. Ne ha dato notizia il ministero degli Interni di Kiev, secondo cui un soldato è rimasto ferito nell’operazione per smantellare tre checkpoint messi in piedi dai separatisti. Immagini video inviate dalla zona mostrano blindati avanzare verso le barricate cui i miliziani hanno dato fuoco.

Nella vicina città di Artemivsk, le truppe governative hanno sventato un attacco a una base dell’esercito: nell’azione è rimasto ferito un soldato, mentre gli attaccanti, secondo quanto dichiarato in Parlamento dal presidente ucraino Oleksnader Turchynov, hanno subito “pesanti perdite”. Secondo il ministero della Difesa di Kiev, il tentato attacco alla base sarebbe stato condotto da un centinaio di uomini armati di fucili automatici e lanciarazzi.

Il governo ucraino ha annunciato di aver ripreso il controllo del municipio di Mariupol, nell’est dell’Ucraina, occupato da separatisti filorussi. Alcune persone sono rimaste ferite nell’operazione che si è svolta mercoledì notte.

Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, citato dalle agenzie di stampa di Mosca, è tornato ad attaccare Stati Uniti e Unione Europea. Secondo Lavrov “in Ucraina, c’è stato un tentativo da parte di Usa e Ue – chiamiamo le cose con il loro nome – di organizzare un’altra ‘rivoluzione colorata’, un’operazione per cambiare regime in modo incostituzionale“. Gli occidentali, ha aggiunto parlando all’Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali, utilizzano l’Ucraina come una “pedina in un gioco geopolitico”.

L’alto rappresentate Ue per gli Affari esteri, Catherine Ashton, parlando della situazione in Ucraina, ha sottolineato: tutte le parti che hanno firmato l’accordo di Ginevra sull’Ucraina “devono garantire che le condizioni siano pienamente attuate, in particolare attraverso la loro influenza sui gruppi armati illegali, per fermare la violenza e la tensione e per farsi consegnare le armi”.

Le ultime notizie dall’Ucraina orientale – ha continuato – sono molto preoccupanti, in particolare le segnalazioni di rapimenti, torture e uccisioni, inclusi i casi di Volodymyr Rybak e Pavel Kovelko. Un’indagine indipendente e trasparente deve fare piena luce su queste morti e deve portare i colpevoli di fronte alla giustizia“.

Ashton chiede che “tutte le persone ancora detenute illegalmente da gruppi armati nell’Ucraina orientale siano immediatamente rilasciati, che siano giornalisti, dirigenti locali o cittadini. Lancio un appello per la fine delle violenze, delle intimidazioni e e delle azioni provocatorie, come concordato nella dichiarazione congiunta di Ginevra”.

(Fonte Adnkronos, foto AGI)