Nicolas Sarkozy nell’occhio del ciclone giudiziario: fermato a Nanterre dalla Polizia Giudiziaria

Stato di fermo per lo scandalo intercettazioni legato all’affaire Bettencourt. Gli inquirenti sospettano che l’ex inquilino dell’Eliseo disponesse di una rete d’informatori nella magistratura per essere messo al corrente di procedure giudiziarie che potessero minacciarlo. Lo stato di “garde a vue” è una misura cautelare che può durare al massimo 48 ore

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L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato fermato dalla polizia giudiziaria questa mattina a Nanterre, per un presunto caso di traffico d’influenze. La notizia è stata rilanciata da media francesi e l’Agence France Presse ha confermato. Ieri lo stesso provvedimento era scattato nei confronti del suo avvocato, Thierry Herzog, e per due alti magistrati, Gilbert Azibert e Patrick Sassoust, nell’ambito di un’inchiesta su una vicenda di raccomandazioni e violazioni del segreto istruttorio.

Al centro della vicenda vi è il sospetto che Sarkozy disponesse di una rete d’informatori nella magistratura per essere messo al corrente di procedure giudiziarie che potevano minacciarlo. Il caso nasce da un’altra inchiesta, aperta nel 2013, in merito a presunti finanziamenti dalla Libia alla campagna elettorale di Sarkozy nel 2007. In quest’ambito, i magistrati hanno disposto l’intercettazione del cellulare dell’ex presidente, scoprendo che Sarkozy si serviva di un secondo apparecchio, registrato sotto il falso nome di Paul Bismuth, per comunicare con l’avvocato Herzog, anche lui dotato di un cellulare con falsa identità.

Dall’ascolto di queste comunicazioni è emerso che Sarkozy ed Herzog fossero al corrente di molti dettagli sull’inchiesta dell’affaire Bettencourt, un’altra vicenda di finanziamenti elettorali occulti. Il sospetto è che l’informatore fosse Azibert, cui sarebbe stato promesso in cambio un aiuto per ottenere un incarico nel principato di Monaco. La vicenda s’inserisce in un contesto politico in cui l’Ump, minacciato dalla concorrenza del Front National, è ancora alla ricerca di un leader e non manca chi auspica il ritorno di Sarkozy. La vicenda potrebbe quindi essere devastante per le speranze di Sarkozy di tornare sulla scena politica, in tempo per la prossima campagna elettorale presidenziale nel 2017. 

Sarkozy era arrivato stamane presso l’ufficio centrale di lotta contro la corruzione e le infrazioni finanziarie e fiscali della polizia giudiziaria di Nanterre per essere interrogato. Il fermo, il cosiddetto regime di ‘garde a vue’, è una misura assolutamente inedita contro un ex inquilino dell’Eliseo. Gli inquirenti possono trattenere Sarkozy per 24 ore, con la possibilità eventuale di estendere il fermo per altre 24 ore

Non va peraltro dimenticato che uno dei candidati socialisti alle primarie dell’ottobre 2011 – in vista delle elezioni presidenziali del 2012 – Dominique Strauss-Kahn, rimase coinvolto nello scandalo del Sofitel di New York, accusato da una donna di molestie sessuali. Il conseguente arresto spettacolare (fu fermato all’aeroporto Kennedy, poco prima di partire per Parigi). Le accuse, che costarono il carcere e gli arresti domiciliari dell’ex presidente del FMI, si rivelarono deboli e alla fine si sciolsero come neve al sole. 

Allora circolarono sospetti di un complotto all’interno del Partito Socialista francese, volto a interrompere la corsa di Strauss-Kahn verso l’Eliseo, dove poi arrivò il “salvatore” François Hollande, dato per sconfitto alle primarie, prima che scoppiasse lo scandalo che ha eliminato il potente Strauss-Kahn dalla scena politica.

(Fonte: agenzie)