Viaggiare sicuri: avvisi del 17 Luglio 2014

 Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana

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Avvisi diffusi il 17.07.2014 

Saudi_Arabia Arabia Saudita

SICUREZZA 

L’azione del Governo saudita contro il fenomeno terroristico si è dimostrata efficace, sia  sul piano della repressione, sia su quello delle misure volte a fronteggiare la radicalizzazione e a prevenire il reclutamento. 

I fattori di instabilità che minacciano l’intera regione, tuttavia, impediscono di escludere un generale rischio di atti terroristici, anche contro cittadini stranieri. L’organizzazione di Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP), infatti, incita periodicamente i propri militanti ad effettuare attacchi contro obiettivi ed interessi occidentali, compreso il personale delle Ambasciate, nonché dei governi “empi” dei Paesi arabi. Le zone più a rischio sono i luoghi di manifestazioni o assembramenti di tipo politico, i grandi centri commerciali, gli aeroporti, le aree periferiche della capitale, quelle desertiche e isolate e le regioni in cui sono concentrate le infrastrutture dei settori dell’energia e del petrolchimico. 

Ulteriore rischi per l’ordine pubblico e la sicurezza sono presenti sia nelle zone di confine tra l’Arabia Saudita, lo Yemen e il Bahrein, sia  nelle  regioni interne prevalentemente abitate da comunità sciite, come l’area di Qatif, dove, nel corso del 2012. alcune persone sarebbero state uccise e altre sarebbero rimaste ferite a seguito di scontri tra manifestanti e Forze di Sicurezza.Nella citta’ di Awamiyah (area di Qatif), recentemente (gennaio 2014), è stata registrata un’aggressione armata contro due membri dell’Ambasciata tedesca nel Regno.

A fronte di quanto sopra esposto, si consiglia di muoversi con la massima prudenza e di tenersi informati attraverso i mass media locali ed internazionali. In particolare, si sconsiglia di recarsi nelle aree periferiche delle Province di Jizan, Asir e Najran, salvo casi di assoluta necessità. In questo caso si raccomanda di mantenersi costantemente in contatto con la Rappresentanza diplomatico-consolare di riferimento (Ambasciata d’Italia a Riad e Consolato Generale d’Italia a Gedda attenendosi ai suggerimenti ricevuti.

Per quanto concerne i viaggi di affari (in aumento grazie all’attuale sviluppo dell’economia saudita, che prospetta ragguardevoli opportunità per le aziende italiane), si consiglia di verificare che l’azienda di appartenenza assicuri una adeguata protezione ai propri lavoratori, sia sul posto di lavoro, sia negli edifici ad uso abitativo; si raccomanda altresì di mantenersi in contatto con l’Ambasciata…(si consiglia di leggere  il report integrale, clicca qui)

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South_Africa Sud Africa 

Sono in vigore nuove, piu’ stringenti, disposizioni di Legge in materia di immigrazione che integrano e modificano la disciplina degli Immigration Amendments Acts del 2007 e 2011, inasprendo le sanzioni per chi non le rispetti. Tra le principali innovazioni, si segnalano: 

  • viaggi dei minori. Dal 1 ottobre 2014 ogni minore sudafricano e/o straniero in arrivo, transito o partenza dal territorio sudafricano dovrà viaggiare munito di un proprio passaporto e copia autenticata (corredata di traduzione ufficiale in inglese) del proprio atto di nascita, in cui vengano riportati i nominativi dei genitori, pur se accompagnato da entrambi. Inoltre, nel caso in cui il minore viaggi accompagnato da un solo genitore, da un tutore, o non accompagnato, dovra’ essere in possesso di una dichiarazione giurata (in forma di affidavit) riportante il consenso dei genitori, oltre che, in caso di minore non accompagnato, dell’espressa assunzione di responsabilita’ da parte della persona incaricata di accoglierlo all’arrivo a destinazione.
  • esplicito divieto per i detentori di visto d’ingresso per turismo o cure mediche di richiedere una modifica della tipologia di visto direttamente in Sud Africa.
  • inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi si dovesse trattenere in Sud Africa oltre la scadenza del visto. Il trasgressore verrà automaticamente dichiarato “persona non grata”, e gli  sara’ fatto divieto di rientrare nel Paese per un periodo dai 12 mesi ai 5 anni. La dichiarazione di persona non grata viene automaticamente inflitta anche a chi esce dal Sud Africa in una data successiva alla scadenza del visto, pur avendo presentato regolare domanda di rinnovo e/o estensione dello stesso. E’ prevista la possibilita’ di appello in via amministrativa avverso la dichiarazione di persona non grata (entro 10 giorni dalla sua emissione), con l’invio di una e-mail all’indirizzo overstayappeals@dha.gov.za , ferma restando la possibilità di ricorso in via giudiziale.
  • infine, il cittadino straniero dovra’ esibire al momento dell’ingresso in Sud Africa un passaporto con validità residua di almeno 30 giorni successiva alla data di uscita prevista dal Paese, e che abbia almeno 2 pagine bianche. 

Sicurezza 

La criminalità comune in Sud Africa è diffusa soprattutto nelle grandi città (in particolare Johannesburg, Pretoria e Durban). La situazione è relativamente migliore a Città del Capo e nei centri minori, ma richiede comunque un adeguato livello di vigilanza. Non sono infrequenti casi di violenza a danno degli stranieri di cui sono rimasti vittime anche diversi connazionali. Pertanto si raccomanda di attenersi scrupolosamente, durante la permanenza nel Paese, alle avvertenze indicate alla voce “Sicurezza” della Scheda e di rivolgersi esclusivamente ad agenzie o guide turistiche riconosciute. Si consiglia, inoltre, di evitare luoghi di eventuali manifestazioni e di visitare i centri storici delle maggiori città (sempre con l’eccezione di Città del Capo) e le “townships” soltanto nel quadro di visite organizzate da agenzie specializzate. 

Nel ricordare che il Paese condivide con la più parte del resto del mondo il rischio di poter essere esposto ad azioni legate a fenomeni di terrorismo internazionale…(si consiglia di leggere  il report integrale, clicca qui)

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Libya Libia 

A seguito dei recenti scontri verificatisi nei pressi dell’aeroporto, lo scalo internazionale di Tripoli continua a rimanere chiuso. Si segnala, inoltre, che anche l’aeroporto di Misurata continua al momento a rimanere chiuso. 

A causa delle perduranti tensioni e dei violenti scontri armati tra milizie che si sono recentemente verificati a Bengasi, é tassativamente sconsigliato recarsi e permanere per qualsiasi motivo in Cirenaica e nel Sud del Paese. Si segnala che l’aeroporto di Benina-Bengasi è ancora chiuso. Considerata la fluidità della situazione della sicurezza anche nella città di Tripoli, si invitano i connazionali ad evitare temporaneamente viaggi anche nella capitale e nella fascia costiera della Tripolitania. In tali aree, i viaggi a carattere professionale potranno essere presi in considerazione soltanto qualora sussistano comprovate e improcrastinabili esigenze, adottando le stringenti misure di sicurezza dettagliate più sotto e dopo aver preso contatto con l’Ambasciata. 

Si segnala altresì che in vista della prossima pubblicazione, prevista per la metà di luglio, dei risultati finali delle elezioni tenutesi lo scorso 25 giugno, la situazione della sicurezza nella città di Tripoli e nei principali centri urbani della Libia potrebbe alterarsi in maniera repentina. Non si possono inoltre escludere azioni di natura terroristica, volte a destabilizzare il quadro politico interno. 

A Bengasi sono frequenti gli scontri armati tra milizie di fazioni contrapposte, così come tra queste ultime e le forze governative. Ugualmente, in Cirenaica si sono verificati attentati suicidi (dicembre 2013 e aprile 2014) nonché sequestri di cittadini occidentali. Inoltre, alcuni gruppi estremisti della zona sono probabilmente gli artefici dell’uccisione di cittadini egiziani e siriani di religione cristiana (febbraio e marzo 2014). 

Anche nell’area urbana di Tripoli si sono verificati scontri armati ed episodi ostili che testimoniano un sensibile innalzamento della tensione e confermano la permanenza di un significativo livello di rischio anche all’interno dei centri urbani, che può potenzialmente interessare tutto il personale espatriato. Tali circostanze inoltre evidenziano la complessiva fragilità del quadro di sicurezza in Libia, minato da fattori di diversa matrice, all’interno del quale possono trovare spazio anche azioni di natura terroristica. Permangono in tutto il Paese elementi di tensione suscettibili di trovare repentine manifestazioni in forma non pacifica, che fanno leva sulla perdurante impossibilità per le forze dell’ordine governative di garantire un effettivo controllo del territorio… (si consiglia di leggere  il report integrale, clicca qui)

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Ultimo aggiornamento 18/07/2014, ore 02.43