Trovato il relitto della strage del 18 aprile. A 375 metri si ritiene vi siano i corpi di 750 persone

La Marina militare ha individuato il motopesca affondato con il carico di umana disperazione, alimentata da un Governo incapace di agire sul piano nazionale e internazionale

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Catania – Individuato il relitto del barcone inabissatosi il 18 aprile scorso nel Canale di Sicilia, nel naugragio che causo’ la morte di 750 immigrati. La Marina Militare, su richiesta della Procura di Catania che ha aperto un’inchiesta sulla strage, ha reso disponibili i cacciamine “Gaeta” e “Vieste” e la corvetta “Sfinge” per le operazioni di ricerca.

Oggi, a circa 85 miglia a Nord-Est delle coste libiche, è stato localizzato ad una profondità di 375 metri un relitto di colore blu e della lunghezza di 25 metri, ritenuto “correlabile” con il barcone affondato lo scorso 18 aprile. La rilevazione del relitto è stata possibile grazie alle strumentazioni sonar e al mezzo subacqueo “Gigas” in dotazione ai cacciamine.

Gennaro Migliore (PD, ex SEL): “+15% sbarchi ma non è invasione”

20150507-gennaro-migliore-655x436“Nessuna invasione” di migranti: dall’inizio dell’anno a oggi, “gli sbarchi sono cresciuti del 15% e se il trend venisse confermato a fine anno potremmo arrivare a poco meno di 200mila contro i 170mila dell’anno passato”. Lo ha sottolineato Gennaro Migliore, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui migranti, al termine dell’audizione del prefetto Mario Morcone. “Sono numeri importanti per le capacità di accoglienza del sistema, ma gestibili in un clima di collaborazione inter-istituzionale: il problema è che alcune realtà territoriali non collaborano nella disponibilità dei posti. E dinieghi come quello della Valle d’Aosta non contribuiscono a risolvere la situazione”, ha sottolineato Migliore.

“La nuova Commissione – ha spiegato ancora l’esponente del PD ex SEL, relatore della nuova legge elettorale ‘Italicum’ – conta di monitorare con attenzione il rispetto dei diritti umani di chi arriva e di aprire diversi filoni di indagine: abbiamo già richiesto gli atti di numerose inchieste, in corso e già concluse, tra cui quella su ‘Roma capitale’, con l’obiettivo di arrivare a delineare un quadro generale del sistema. Entro maggio – ha concluso Migliore – ci saranno anche le prime missioni sul territorio, in Sicilia e Calabria, per verificare le tantissime segnalazioni che riceviamo in tema di accoglienza e avviare un lavoro di approfondimento sui grandi Cara”.

A Migliore sfugge che i cittadini non siano contrari all’assistenza dei migranti, ma si chiedono perché gli italiani non ricevano analoga assistenza, invece di essere soffocati da uno Stato esoso, ladro e che si presenza con una umanità fiscale para-nazista.

(aGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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