Jihadisti dello Stato Islamico minacciano ancora: “presto pregheremo a Roma”. Video con autobomba e decapitazioni

Nuovo video con autobomba e le raccapriccianti immagini della decapitazione di tre persone accusate di essere collaborazionisti con il governo siriano

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Roma – Presto, e con il volere di Dio, i jihadisti potranno effettuare la preghiera islamica a Roma. È questa l’ennesima minaccia lanciata dal sedicente Stato Islamico, ossia l’Islamic State of Iraq and al-Sham proclamatosi Stato, in un nuovo video postato in rete dalla “provincia di Damasco” del Califfato nero.

Nel filmato intitolato “Liberazione di Yarmouk”, il campo profughi palestinese a sud della capitale siriana, si vede un jihadista con il volto coperto affermare: “Eccoci alle porte di Damasco con gli occhi puntati su Gerusalemme, e con il volere di Allah il muezzin farà la chiamata (alla preghiera, ndr) da Roma dove noi effettueremo la preghiera“.

Nel video si vede anche un’autobomba “teleguidata” che i jihadisti fanno esplodere contro una abitazione. Il filmato dura 8minuti e 13 secondi. Le minacce (promesse: non sono minacce!) all’Italia vengono pronunciate verso la fine, subito dopo le raccapriccianti immagini della decapitazione di tre persone con l’ormai tipica tuta arancione, accusate di essere “collaborazionisti” del regime ‘infedele’ del presidente siriano Bashar al Assad (che, lo ricordiamo agli smemorati del contegno, è il presidente legittimo della Siria, ancorché non goda – usando un eufemismo – di unanime consenso).

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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