Ucciso Nasser bin Ali al-Ansi, capo di Al Qaeda nella Penisola Araba, che rivendicò attacco a Charlie Hebdo

La notizia – divulgata da SITE Intelligence Group – è stata confermata dal Pentagono

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Roma – Il Pentagono ha confermato la morte di Nasser bin Ali al-Ansi, il leader di al Qaeda nella Penisola Araba che rivendicò in un video l’attacco al settimanale satirico francese Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso. Lo ha anticipato SITE Intelligence Group e poi lo ha diffuso la Cnn, precisando che non è stato confermato che l’uccisione sia stata provocata da un bombardamento di un drone Usa nello Yemen.


 

“Noi, al Qaeda nella Penisola Arabica, rivendichiamo la responsabilità per questa operazione come la vendetta per il messaggero di Allah”, aveva dichiarato al-Ansi, chiamando successivamente all’azione anche altri ‘lupi solitari’ in Canada, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti.

Ansi è stato ucciso lo scorso mese di aprile nella città costiera di Mukalla insieme al suo primogenito e ad altri combattenti jihadisti.

In alcuni video diffusi da AQAP (Al-Qaeda in Arabian Peninsula) il leader jihadista yemenita aveva rivendicato anche il sequestro e la morte dell’ostaggio americano Luke Somers, ucciso insieme a un altro ostaggio, l’insegnante sudafricano Pierre Korkie, durante un blitz dei Navy Seals della US Navy per liberarlo.

(AGI)