Il Salone 2013 ha chiuso i battenti: l’auto fa sempre sognare

Ginevra 2013 | Bilancio positivo per la kermesse elvetica. Leggera flessione di presenze alla kermesse svizzera, ma l’automobile attira sempre

20130321_chiusura_ginevra_760x500

Il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra ha chiuso i battenti domenica scorsa, dopo undici giorni di afflusso del pubblico appassionato, competente e affascinato dalle migliaia di modelli esposti e dalle prime mondiali dei costruttori automobilistici.

Nonostante la crisi economica in Europa, la flessione di pubblico è stata minore del previsto, registrando 690mila biglietti venduti, con un calo solo del 2% rispetto allo scorso anno, un calo che però non allarma gli espositori, dichiaratisi soddisfatti in una indagine condotta dal board del comitato organizzatore.

Oltre 130 sono state le anticipazioni mondiali ed europee presentate a Ginevra per l’83esima edizione del Salone dell’Auto, apprezzate dai visitatori nelle differenti versioni e negli allestimenti che anticipano le future tecnologie applicate all’automobile, soprattutto nella prospettiva dell’abbattimento dell’impatto ambientale, una frontiera ancora esplorata solo in parte.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa edizione – ha dichiarato Maurizio Turrettini, presidente del comitato organizzatore del Salone di Ginevra – con oltre il 40% dei visitatori provenienti da oltre la Svizzera. In considerazione delle difficoltà economiche nei Paesi nostri vicini, avremmo potuto aspettarci una flessione maggiore. Comunque – ha concluso Turrettini – la grande attrazione del più importante salone automobilistico del mondo rimane intatta»

Il comitato organizzatore, nel quadro della politica di qualità perseguita per migliorare sempre il Salone dell’Auto, ha condotto un sondaggio tra gli espositori, per capire se l’esposizione è stata soddisfacente, se i visitatori hanno gradito le auto presentate e se è stato proficuo l’allargamento del Padiglione 6. I risultati hanno confermato la salute della manifestazione.

Con questo spirito gli organizzatori hanno già dato appuntamento per l’84esima edizione della kermesse ginevrina, che si terrà dal 6 al 16 Marzo del 2014, con il prologo per la stampa nelle due giornate precedenti. Il tema del connubio tra automobile, autotrasporto e ambiente sarà ancora una volta il leit-motif del salone, raccogliendo così il testimone con il Salone di Francoforte del prossimo mese di settembre.

In attesa che la crisi economica si dilegui dall’Europa continentale e che adeguate politiche creditizie tornino ad accendere una luce nuova sul mercato automobilistico, peraltro crollato ancora in febbraio, l’unico modo per non farsi prendere dallo sconforto è credere in se stessi. È significativo che l’unico Paese in cui si registri una tenuta delle vendite auto sia la Gran Bretagna, fuori dall’Euro e dalle maglie senza raziocinio imposte dalla BCE e dall’autoritarismo finanziario di Angela Merkel.

Senza banche che prestino denaro alla gente, di ripresa del mercato automobilistico non si potrà parlare. Senza un alleggerimento delle maglie fiscali sull’auto, altrettanto, anche se adeguate misure a favore della transizione a nuove forme di motorizzazione sono ormai ineludibili. Il coraggio e la lungimiranza dei decisori politici sono dunque la chiave di volta per un settore chiave della ripresa economica, un settore che negli ultimi quattro anni ha pagato un prezzo salatissimo in termini di occupazione e di fatturati svaniti. Il tempo per una decisa inversione di tendenza è ormai arrivato, prima che sia davvero troppo tardi.

johnhorsemoon

© RIPRODUZIONE RISERVATA

John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.