Carlutti, Qoros: nel mirino abbiamo la qualità delle tedesche
Parla il direttore per Europa e Medio Oriente di Qoros. Piani ambiziosi per l’Europa, con un prodotto di qualità medio-alta che attacchi la leadership VW-Audi
Qoros ha debuttato in Europa al recente Salone di Ginevra e ha destato sensazione per gli obiettivi di breve, medio e lungo termine. In occasione della presentazione dei progetti, abbiamo sentito il responsabile vendite per l’Europa e il Medio Oriente, Cristiano Carlutti (nella foto a sinistra), un brillante manager che, malgrado la giovane età, vanta una robusta esperienza nel settore automotive con un passato in Fiat e Tesla, per citare solo i marchi più noti.
Qoros debutta in Europa al Salone di Ginevra, ma arriverà più tardi sul mercato del Vecchio Continente. Quali sono le prossime scadenze? “In questo 2013 debutteremo in Cina, nel 2014 nel mercato Mediorientale e a metà 2015 nel mercato europeo. Al momento abbiamo in programma di lanciare un nuovo modello ogni sei mesi sino al 2015, prima dello sbarco in Europa. Dobbiamo coprire trenta mercati in ventiquattro mesi. L’obiettivo è importante ed è per questo che attenderemo due anni per immetterci nel mercato del Vecchio Continente”.
Qoros non si è nascosta e ha annunciato una qualità generale a livello del gruppo Audi-Volkswagen. E’ un obiettivo verosimile in così poco tempo? ”La qualità che offriamo la si può toccare con mano già qui a Ginevra, nei modelli presentati. La qualità che offriremo è e sarà percepibile e non. Ad esempio, offriamo servizi telematici che nessuno ha ancora proposto alla clientela. Le nostre saranno le prime automobili davvero social, connesse alla rete in tempo reale”.
Stando ai dati di fatto, che illustrano una situazione finanziaria disastrosa a partire dal 2008 nel settore automotive, perché lanciarsi in un progetto così complesso e rischioso? “Per noi è un’opportunità incredibile questa crisi finanziaria. La gente, in questi mesi, ha iniziato a dare un valore differente ai soldi che spende. Ora quando spende pretende qualità, non marchio o blasone. Per noi, tutto ciò, potrebbe rivelarsi un vantaggio. Noi non siamo un brand low-cost come Dacia, ad esempio. Abbiamo una nostra identità ben precisa e sappiamo cosa offriamo al cliente. Vogliamo costruire un brand forte”.
Per quanto riguarda il vostro arrivo in Europa, cercherete di entrare in più segmenti di mercato o avrete un’introduzione più cauta? “Noi debutteremo nel mercato europeo con cinque modelli, a partire dalla metà del 2015 quando lanceremo la berlina, una due volumi, una crossover, il suv e la station wagon, che sarà l’ultimo modello a essere lanciato. Le motorizzazioni saranno benzina a 3-4 cilindri, poi la gamma si allargherà ma con l’introduzione dell’Euro 6 prediligeremo i benzina rispetto ad altri carburanti. Per ciò che riguarda l’ibrido, sarà un discorso più a lungo termine, che è in fase di studio e sperimentazione. Una volta approntato, sarà valutato l’impiego nel mercato europeo”.
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