Fernando Alonso Imperatore della Cina. La Ferrari torna alla vittoria dopo 12 GP

Räikkönen e Hamilton sul podio, Vettel quarto, ma Lotus e Red Bull sotto investigazione per uso irregolare DRS, ennesima pagliacciata della FIA. Ricciardo, grande gara del siciliano d’Australia

© FOTO STUDIO COLOMBO per FERRARI
© FOTO STUDIO COLOMBO per FERRARI

Fernando Alonso interrompe il digiuno di vittorie della Ferrari, che durava da dodici GP, vincendo e convincendo nel Gran Premio di Cina svolto sul circuito di Shanghai. Al secondo posto Kimi Räikkönen su Lotus Renault, terzo Lewis Hamilton su Mercedes. Gara divertente sul circuito di Shanghai, con alternanza di sorpassi e colpi di scena sin dal via. Allo start grande partenza delle Ferrari, con Alonso e Massa capaci di sorprendere Räikkönen, esitante nello stacco di frizione. Hamilton, partito in Pole, è rimasto in testa per soli tre giri, poi ha dovuto arrendersi a causa dell’eccessivo consumo delle gomme sulla sua Mercedes W04.

Dopo soli sette giri, il degrado delle gomme soft è stato tale da obbligare i piloti che le avevano montate al via a rientrare ai box, per montare il primo set di medie. Da quanto emerso dai tre turni di prove libere, Mercedes e Lotus erano risultate le monoposto più performanti con le medie, ma la F138 di Alonso ha mostrato un ottimo bilanciamento, sfruttando le coperture al meglio e risultando la monoposto più veloce in pista fino al termine della corsa. Massa, giunto sesto al traguardo, ha mostrato un ottimo passo con le soft, ma ha poi sofferto in maniera eccessiva la mescola più dura, con evidenti difficoltà in curva e un bilanciamento rivelatosi non ottimale.

Al sedicesimo giro il primo colpo di scena. Webber – partito dal fondo per la penalità comminatagli dopo le qualifiche – ha sbagliato l’attacco alla Toro Rosso di Vergne e lo ha tamponato. Rientrato ai box per cambiare pneumatici e musetto, ha poi patito la “disattenzione” del box dei bibitari, a causa di un errato fissagggio della posteriore destra. Una volta rientrato in pista, l’australiano l’ha persa al tornantino in fondo al lungo rettilineo, dopo aver condotto il giro a ridotta andatura. Ennesimo episodio “sfortunato” per Webber, mentre sulla monoposto di Vettel questi errori clamorosi (e vergognosi) non accadono.

Al ventitreesimo giro, ritiro di Nico Rosberg a causa del sottosterzo che rendeva la monoposto inguidabile. Un peccato per la Mercedes, capace di cogliere la Pole ieri e un terzo posto incoraggiante con Lewis Hamilton, risultati impensabili sino a qualche mese fa.

Kimi Räikkönen ha messo in pericolo il risultato finale, a causa di una manovra dura da parte di Sergio Perez (undicesimo al traguardo), che ha spinto sull’erba il finnico, intento nel sorpasso del messicano della McLaren. Räikkönen ha controllato la monoposto e ha proseguito con qualche scompenso aerodinamico, per via della rottura del muso. Il podio finale è un premio per il coriaceo pilota della Lotus.

La chiave della corsa è stata l’ultimo pit stop di Alonso, giunto al giro 41, che ha proiettato lo spagnolo al secondo posto, alle spalle di Vettel. Il tedesco ha però dovuto rientrare per l’ultimo cambio gomme e l’asturiano ha avuto la strada spianata verso il primo successo stagionale per lui e la Ferrari.

Proprio Vettel ha dovuto affrontare una gara tutta di rincorsa, fatta di sorpassi e strategia differente per recuperare qualche posizione dopo la discutibile qualifica di ieri. La scelta di partire con gomme medie non ha pagato e ha relegato il pilota di Heppenheim al quarto posto finale.

Primo sussulto per la McLaren, con il quinto posto artigliato da Jenson Button dopo una gara accorta e all’insegna del risparmio degli pneumatici. L’inglese ha adottato la medesima strategia di Vettel e – date le caratteristiche della Mp4-28 – ne ha tratto giovamento, sino a cogliere il primo risultato degno di nota in questo 2013.

Daniel Ricciardo è stato senza dubbio la sorpresa della gara. Dopo l’eccellente qualifica di ieri, oggi il siculo-australiano ha colto un settimo posto da incorniciare, dopo una gara fatta con pochi errori e tanta consistenza. Il compagno di squadra, Jean-Eric Vergne, ha invece visto sfumare un buon risultato dopo il contatto con Webber al sedicesimo giro.

Buon risultato anche per Force India, con l’ottavo posto conquistato da Paul Di Resta, alla fine di una gara che lo ha visto protagonista di qualche scintilla con il compagno di squadra Sutil. Proprio il tedesco, autore di una buona qualifica ieri, è stato tamponato da Gutierrez dopo pochi giri dal via, per un errore di valutazione del giovane messicano della Sauber in frenata al tornantino.

La Sauber però può consolarsi con il secondo arrivo a punti consecutivo di Nico Hülkemberg, decimo sul traguardo, alle spalle di Romain Grosjean, consistente fino a metà gara. Il francese si è poi perso durante il terzo stint con le medie e non è più riuscito a ritrovare il feeling giusto con la monoposto.

I commissari sportivi stanno indagando su alcuni piloti, tra i quali Vettel, Webber, Räikkönen e Vergne, per uso irregolare del DRS in regime di bandiera gialla. Risulta singolare la scelta della direzione gara, in grado di poter vedere eventuali irregolarità immediatamente attraverso sensori e telecamere, con sanzioni immediatamente comminabili in tempo reale. Una eventuale sanzione successiva significherebbe snaturare il risultato finale con ritardo, mentre una eventuale sanzione applicata nell’immediatezza dei fatti, avrebbe significato influenzare il risultato finale della gara. La sensazione è che non verrà presa alcuna decisione, un ulteriore scadimento nel ridicolo per la F1

Fra cinque giorni si torna in pista per le prime libere del quarto appuntamento della stagione, il Gran Premio del Bahrain. La Ferrari c’è e questo, per l’Italia, non è un dato secondario.

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@GiacomoRauli

 

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F1, GP di Cina – Classifica finale**

**Risultato sub-judice, perché un gruppo di piloti – tra i quali Räikkönen e Vettel – è sotto investigazione per uso del DRS in regime di bandiere gialle

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Giacomo Rauli

Studio comunicazione, ho la passione delle auto in ogni forma e maniera. Il mio interesse per il giornalismo mi dà la possibilità di occuparmene. Su THE HORSEMOON POST scrivo di F1, Mondiale Rally e automobili, in fondo è un modo diverso per continuare a giocare con le macchinine...