La Ferrari ha scoperto la causa del guasto al DRS sulla vettura di Alonso
La rottura di un componente meccanico ha bloccato il DRS di Alonso, impedendo allo spagnolo di lottare per la vittoria del GP del Bahrain con Vettel. Il pilota di Oviedo è ora distanziato di trenta punti dal tedesco della Red Bull, che guida la classifica piloti
La Ferrari ha scoperto la causa dell’errato funzionamento del DRS sulla F138 di Alonso, che ha impedito al pilota di Oviedo di lottare con Sebastian Vettel per la vittoria del Gran Premio del Bahrain, andato in scena domenica scorsa.
Dopo due giorni di analisi sulla vettura dello spagnolo, la Scuderia di Maranello ha fatto sapere – tramite una nota apparsa sul sito ufficiale – che il guasto al DRS (Drag Reduction System, ndr) è stato causato dalla rottura di un componente meccanico interno al sistema. E’ la prima volta da tre anni a questa parte che sulle Ferrari si presenta una rottura di questo tipo, per cui a Maranello non temono guasti simili nei prossimi appuntamenti del mondiale.
Questo inconveniente, seppur possa apparire di piccole dimensioni, ha influito sulle prestazioni della F138 numero tre in gara e ha relegato Fernando Alonso a lottare per l’ottava posizione; situazione difficile da immaginare all’inizio della corsa.
Il team principal della Ferrari, Stefano Domenicali, al rientro dalla trasferta araba ha commentato così ciò che è accaduto in Bahrain: “Difficile ricordarsi una gara con tanti episodi negativi, determinanti per il risultato finale. Il guasto al DRS ha impedito a Fernando, autore dell’ennesima grande prestazione, di lottare per la vittoria con Vettel, così come il doppio problema alla gomma posteriore destra ha spinto Felipe fuori dai punti e gli ha impedito di ottenere quel piazzamento fra i primi cinque che era alla sua portata. Avevamo il potenziale per questi risultati ma non abbiamo potuto sfruttarlo: in parte per nostra responsabilità, in parte per cause esterne”.
La parte di responsabilità che Domenicali attribuisce al suo team, deriva dalla mancanza di affidabilità della monoposto e dalla scelta del muretto Ferrari di aver provato a riaprire il DRS sulla F138 dell’asturiano, dopo averlo già chiuso una volta al primo, prematuro, pit stop. Senza il secondo rientro ai box, necessario per richiudere l’ala, Alonso – dati alla mano – avrebbe potuto terminare il GP sul podio e limitare i danni in classifica piloti. Ora lo spagnolo è quarto, a trenta punti dal leader Sebastian Vettel.
“Dobbiamo lavorare con rinnovata attenzione sul fronte dell’affidabilità – ha proseguito Domenicali – così come sullo sviluppo della monoposto e sul comportamento degli pneumatici, mai come quest’anno decisivi. In questa prima parte di stagione non simo riusciti a raccogliere, per vari motivi, tutti i punti che erano alla nostra portata. Per questo il distacco che abbiamo nelle classifiche, piloti e costruttori, sembra abbastanza ampio, ma ciò non deve scoraggiarci, tutt’altro, perché abbiamo visto come le cose in F1 cambino in fretta. Crediamo nel nostro potenziale sino in fondo e quest’anno lo abbiamo sin dalle prime gare. Questo non accadeva da anni”.
A Maranello, siamo certi, sono consapevoli di avere possibilità di poter vincere i titoli 2013. Il team però dovrà tornare sui livelli espressi per tutto il 2012, quando la scuderia modenese contese alla Red Bull il titolo piloti, attraverso una gestione di gara e un’affidabilità vicina alla perfezione, nonostante la F2012 fosse meno prestazionale rispetto alla monoposto guidata da Vettel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA