Amsterdam, ecatombe di 10mila oche per evitare incidenti aerei
Una decisione già ostacolata lo scorso anno dagli animalisti, ma che quest’anno il governo olandese ha predisposto senza cedere alle pressioni, anche se gli ambientalisti non ci stanno
AMSTERDAM – Una vera “strage degli innocenti” è quanto avverrà a partire da questa settimana. Una decisione che sta già suscitando grandi polemiche tra gli animalisti: 10mila oche che volano ad un raggio di 20km dall’aeroporto Schiphol di Amsterdam saranno uccise per evitare incidenti aerei. È quanto riporta il sito DutchNews.
Secondo gli esperti di aviazione, il governo olandese e il Tribunale dei Paesi Bassi una misura di “prevenzione” simile è necessaria per tutelare i passeggeri durante il volo. Il contatto di uno stormo di uccelli con il motore del velivolo potrebbe causare gravi problemi. A motivare una scelta simile anche quanto accaduto nel 2010 allo scalo della capitale dei Paesi Bassi, quando un aereo della Maroc air era entrato in collisione con degli uccelli e fu costretto ad un atterraggio di emergenza.
Ma gli animalisti, naturalmente non ci stanno. La strage che inizierà questa settimana farà seguito a quanto avvenuto già l’estate scorsa. Furono 5mila le oche “gassate” nel 2012, ma in quell’occasione gli animalisti riuscirono a fermare l’eccidio. A battersi adesso contro la decisione del governo olandese il gruppo ambientalista Fauna Bescherming, che ha provato, senza risultati, a fermare il provvedimento con un ricorso in tribunale. Ma nulla di fatto.
Secondo gli ambientalisti è possibile trovare, infatti, soluzioni alternative. Un modo per evitare la strage ormai imminente potrebbe essere quello di scoraggiare la sosta degli uccelli in quella zona modificando il tipo di coltivazioni dell’area. A motivare le richieste degli animalisti anche il fatto che un problema di questo tipo non riguarda solo la città di Amsterdam e già in alri Paesi si è riusciti a trovare dei rimedi che non implichino inutili stermini. È quanto accaduto a Heathrow dove gestori dell’aeroporto hanno deciso di non tagliare più l’erba attorno alle piste aeree. La presenza, infatti, dell’erba non fa più avvicinare gli uccelli in quelle zone per il rischio di non avvistare eventuali predatori.
Ma per le autorità questa carneficina è considerata necessaria perché l’azione dell’estate scorsa ha consentito la riduzione degli incidenti sopra le piste di decollo del 90%.
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Anch’io rispetto le vostre idee, ma due punti sono importanti.
1. La vita di un’oca per quanto mi riguarda non ha meno importanza di una vita umana, mi spiace…
2. Dal gassare 10.000 oche a – per esempio – far crescere l’erba intorno alle piste così gli uccelli non vedono le possibili prede e non atterrano perchè cercano altrove… beh c’è di mezzo il mare!
In ogni caso sembra che il tribunale abbia già deciso di sospendere lo “sterminio”, ciò vuol dire che soluzioni alternative ci possono e devono essere…
Grazie dell’attenzione
Filippo
Dice un antico adagio “il mondo è bello perché è vario”. A noi piace nell’accezione della “pluralità di idee”, vera premessa per un dibattito democratico e per costruire un mondo migliore. Grazie a lei per partecipare a questo dibattito con toni esemplari; oltre che per l’attenzione riservata a una testata piccola e giovane, ma con un progetto di lungo respiro.
Segnalo questa petizione online, in caso possiate darne visibilità, grazie in anticipo!
http://www.avaaz.org/it/petition/Stop_al_massacro_di_10000_oche/
Filippo
Rispettiamo le idee di tutti, i limiti che ci poniamo sono il codice penale, il buon gusto e l’educazione. In questo caso aderiamo alla sua richiesta, pubblicando il suo commento, ma siamo certi che la sicurezza aerea – e quindi la vita dei passeggeri e del personale sugli aeromobili – valga molto di più di tutte le oche del mondo. Tra l’altro, pensiamo che il governo olandese non sia tra i più insensibili alle questioni ambientali. Se ha preso questa decisione, immaginiamo che abbia valutato come inefficaci le altre. Cordialità
Nessuno chiede di permettere che la sicurezza aerea venga compromessa, ci mancherebbe altro! Quello che crediamo è che non possa e non debba essere decretato un “mors tua vita mea” solo perché è in gioco la vita di animali vs. umani. Le camere a gas hanno distrutto la serenità di intere generazioni, vogliamo trasformarle in un nuovo metodo di selezione della specie? Le oche possono essere allontanate dall’area in questione, ostacolate nella loro ricerca di cibo proprio di fianco all’aeroporto, ma non UCCISE. Anche perché quanto tempo passerebbe prima che nuovi stormi di volatili decidessero di scegliere quei terreni per vivere? E allora poi cosa facciamo? Ne “rigasiamo” altre 10000???
Grazie comunque per aver posto l’attenzione sulla questione! Buona giornata!
Michela