24 Ore di Le Mans a quota 90 (anni). Le prime qualifiche marcate Audi, la Toyota insegue (o bluffa)

La prima sessione di qualifica di ieri sera ridotta a causa di un incidente nei pressi della seconda chicane, il secondo con le stesse dinamiche. Il direttore di corsa dà bandiera rossa per vederci chiaro

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L’edizione dei 90 anni della 24 Ore di Le Mans è alle porte e i team sono già da due settimane nella città francese, per le operazioni preliminari che coinvolgono l’intera cittadinanza, in un gioco di luci e di colori, di automobili e prototipi, nella più lunga gara di durata del mondo.

Ieri sera si è svolta la prima sessione di qualifiche, dominata dall’Audi fin dall’inizio, per la preoccupazione di pioggia in arrivo. Loic Duval sull’Audi n.2 (con Tom Kristensen e Allan McNish) ha segnato subito un tempo straordinario, che migliora i precedenti, ma poi lo ha limato ulteriormente a 3’22″349, relegando a 1″9 la seconda Audi n.3 di Marc Gené, Lucas Di Grassi e Olivier Jarvis; a 3″1 la n.1 di Andrée Lotterer, Marcel Fässler e Benoit Tréluyer.

Solo quarto tempo per la prima Toyota, la numero 7 di Wurz, Lapierre e Nakajima, a oltre 4 secondi, mentre la numero 8 di Davidson, Buemi e Sarrazin si è fermata in pista con problemi meccanici (probabilmente al cambio), non riuscendo a far meglio del 6° tempo, preceduta dalla Rebellion numero 12 di Prost, Jani e Heidfeld.

20130620-Circuit_de_la_Sarthe_track_map_350x240Nella LMP2, lotta serrata tra le Oreca e le Morgan, con l’Oreca-Nissan numero 26 del G-Drive di Rusinov, Martin, Conway nona assoluta, proprio davanti la Morgan-Judd di Gachnang, Mailleux e Lombard e la Morgan-Judd di PLA, Heinemeier Hansson, Brundle.

In GTE Pro, invece, Bruni riesce a portare al vertice la Ferrari 458 n.51 (con Fisichella e Malucelli) ai danni della Porsche RSR n.92 di Lietz, ma poi al secondo turno di guida Makowiecki riesce a scavalcarlo di 25 centesimi con l’Aston Martin n.99 (che divide con Bell e Senna). Mentre in GTE Am l’Aston Martin n.95 di Simonsen, Nygaard e Poulsen fa meglio dell’italiano Ruberti (con Roda e Ried) sulla Porsche  911 GT3 numero 88.

Allo scoccare di metà sessione il direttore di gara espone la bandiera rossa: Thiriet ha mandato contro il guardrail esterno l’Oreca n.46, ma l’incidente ha le stesse dinamiche di un crash precedente. Così, sia per il protrarsi dei lavori di ripristino delle barriere di sicurezza, sia per capire se c’è qualcosa che non funziona sulla pista, viene comunicato che la sessione non riprenderà.

La seconda e la terza sessione di qualifica si svolgeranno questa sera, dalle 19 alle 21 e dalle 22 alle 24. Alla fine si stilerà la griglia di partenza della Ottantunesima 24 Ore di Le Mans su cui aleggiano due interrogativi di fondo.

Il primo è se la Toyota si stia nascondendo in prova per tentare l’exploit in gara. Il secondo è l’incognita mal tempo. Le previsioni di pioggia potrebbero sovvertire ogni strategia di gara e alla fine il numero vincente potrebbe venir fuori come da una roulette.

 

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.