Latakia, ucciso un monaco cattolico nel convento francescano di Ghassanieh

Padre Franҫois Mourad, monaco eremita siriano, era ospite del convento francescano di Sant’Antonio da Padova a Ghassanieh. Ancora incerta la dinamica dell’omicidio. Fonti parlano di un proiettile vagante, altre di un vero e proprio assassinio da parte dei ribelli islamisti, che avrebbero depredato e distrutto l’edificio religioso

A man walks past a burnt-out building in

Damasco – Secondo l’agenzia di stampa Asianews, la Custodia di Terra Santa avrebbe comunicato con un dispaccio che padre Franҫois Mourad, monaco siriano, sarebbe morto a seguito di un assalto del convento francescano di Sant’Antonio da Padova a Ghassanieh, villaggio a maggioranza cristiana della provincia di Latakia nel nord ovest del Paese.

Padre Halim Noujaim, sacerdote francescano, avrebbe affermato in una lettera inviata alla Custodia che altri due prelati francescani Kanaieh (Latakia) – padre Hanna e padre Firas – si sono già recati a Ghanassieh per prelevare la salma di padre Franҫois Murad e avrebbero confermato la distruzione di parte del convento. Nella sua lettera, padre Halim avrebbe lanciato un appello all’Occidente, in cui sottolineerebbe i rischi di un sostegno armato ai ribelli anti-Assad, che appoggiano gli estremisti islamici autori di diversi attacchi contro la minoranza cristiana.

Al momento non è chiara la dinamica dei fatti. Secondo una prima versione, il monaco era ospite da alcuni mesi del convento e sarebbe stato ucciso da un proiettile vagante entrato attraverso una finestra. Secondo altre fonti invece l’omicidio sarebbe avvenuto nel corso di un assalto dei ribelli islamisti legati ad Al Qaeda, che avrebbero fatto irruzione nell’edificio e sparato a freddo al sacerdote, derubando il convento di tutti gli oggetti di valore e poi distruggendolo, secondo una tradizione che fu tra le tecniche di islamizzazione forzata del Nord Africa e del Sud Europa (Sicilia e Andalusia), dall’VIII all’XI Secolo.

(articolo su fonte AsiaNews)

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