Wimbledon: Azarenka ko, la Pennetta avanza. Knapp e Giorgi da urlo!
Flavia non scende neanche in campo ed ora affronterà la Cornet. Grande vittoria di Karin Knapp: Safarova ko 4-6, 6-4, 6-4. Camila Giorgi soffre con la Cirstea, annulla quattro set point e vince 7-6, 7-6
Karin Knapp difficilmente dimenticherà questo successo. Da numero 104 del mondo, si è concessa il lusso di sgambettare Lucie Safarova, testa di serie n°27 del tabellone, per di più in rimonta, 4-6, 6-4, 6-4. Una prova di grande carattere: Karin merita di approdare al terzo turno di Wimbledon, dove non affronterà la Sharapova, ma la portoghese Larcher de Brito. “Preferisco così”, ha commentato con schiettezza. Il giusto premio dopo tante vicissitudini e problemi fisici al cuore e al ginocchio.
La Knapp ci ha sempre creduto, anche quando era sotto di un set e un break. Sul campo n°12, sotto gli occhi di Corrado Barazzutti, il match è stato tirato fin dall’inizio. Le discese a rete sono state una rarità, la lotta da fondocampo assai serrata. Le rotazioni mancine della ceca hanno dato a lungo fastidio alla nostra giocatrice, che nel primo set ha recuperato un break di svantaggio (agguantando il 4-4), poi però ha ceduto il successo del game successivo; la Safarova ha poi chiuso al secondo setpoint grazie a un bel rovescio vincente.
Anche il secondo set si era messo male per la Knapp, sotto di un break (2-1), ma da quel momento ha reagito alla grande ottenendo subito il controbreak con un pregevole pallonetto. Il punteggio ha poi seguito i servizi, finché Karin al decimo gioco ha chiuso il set 6-4, sfruttando un errore dell’avversaria. Grande lotta anche nel terzo set, ed altra rimonta con il cuore della Knapp. Era sotto 1-3, ha recuperato sul 3-3 e come nel secondo set, ha ottenuto il break decisivo sul 5-4, liberando tutta la sua gioia.
Un successo ancor più meritato dopo tanti guai fisici: nel maggio 2008 ha avuto un problema al cuore che l’ha costretta a saltare le Olimpiadi, mentre nell’aprile 2009 è iniziato il calvario al ginocchio: due operazioni e due anni difficili prima della ripresa.
L’erba londinese trasmette sensazioni incredibili a Camila Giorgi, che è riuscita a giocare una partita di grande solidità mentale, laddove il tennis non l’ha sempre supportata. Contro la Cirstea, Camila ha sbagliato molto, è stato quasi costantemente sotto nel punteggio, ha faticato a tenere il pallino del gioco senza commettere molti gratuiti, ma è stata molto più solida e cinica dell’avversaria, che in entrambi i parziali è stata avanti in più occasioni di un break e non ha saputo capitalizzare quattro set point (due per set),
Ora l’azzurra troverà un’altra testa di serie, ancora più pericolosa, ovvero la finalista 2007 del torneo Marion Bartoli, contro la quale ha però vinto l’unico precedente (giocato quest’anno sul rosso di Strasburgo).
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