Russia, Navalny libero su cauzione, via libera per la candidatura a sindaco di Mosca

Il tribunale di Kirov ha concesso la libertà provvisoria al blogger, ma con restrizioni di viaggio. Alcuni osservatori ritengono che i giudici abbiano voluto far calare la tensione scoppiata ieri alla notizia della condanna

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Mosca – Alexei Navalny, il blogger che contrasta il presidente Vladimir Putin, è stato oggi rilasciato su cauzione su decisione della corte di Kirov, che ieri lo aveva condannato a cinque anni di reclusione, per i reati di frode e appropriazione indebita.

Non avendo violato gli arresti domiciliari cui è stato sottoposto durante il processo, questa mattina il tribunale ha deciso di concedere a Navalny il rilascio su cauzione. Il blogger sarà ora libero, ma ha obbligo di residenza a Mosca. Alcuni osservatori hanno ritenuto inattesa la decisione dei giudici e ritengono possa essere un modo per allentare la tensione generatasi ieri alla notizia della condanna.

Ieri migliaia di persone a Mosca, San Pietroburgo e altre città avevano protestato contro il verdetto, ritenuto da molti – dentro e fuori la Russia – più legato a motivi politici che giudiziari nel senso pieno del termine. Nalvany, 37 anni, è il leader morale del movimento d’opposizione in Russia e lo scorso anno ha guidato le proteste anti-Putin e anti-governative a Mosca. 

Già ieri dopo la lettura della sentenza, Navalny era stato arrestato in aula, ma i suoi avvocati avevano preannunciato l’appello.

Tuttavia, i giudici hanno invece ufficialmente motivato la scarcerazione del dissidente con il fatto che la condanna in primo grado immediatamente esecutiva avrebbe privato Navalny del diritto di partecipare alle elezioni a sindaco di Mosca, per cui si era candidato due giorni fa. Proprio la buona condotta durante il processo avrebbe spinto la corte a liberare il blogger anticorruzione, che potrà partecipare regolarmente alle elezioni municipali.

Oltre a Navalny è stato scarcerato anche il socio d’affari, Pyotr Ofitserov, anch’egli condannato per la presunta frode contro una segheria statale di Kirov.

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