Tragica conferma: Dario Lombardo, 25enne siciliano, è morto nel disastro di Santiago de Compostela

In serata la Farnesina ha confermato l’identificazione, personale diplomatico assiste i genitori arrivati dalla Germania, dove vivono. Juan Carlos e Sofia oggi in visita ai feriti, corretto il bilancio delle vittime: 78 morti, 87 feriti in ospedale, di cui 32 gravissimi. Il siciliano di 25 anni viveva in Sicilia con i nonni. Arrestato il macchinista José Garzon Amo

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La speranza di trovarlo tra i feriti è finita questa sera. Dario Lombardo (nella foto in basso), studente siciliano di 25 anni, originario di Forza d’Agrò in provincia di Messina, è l’unico italiano morto nel disastro di Santiago de Compostela. Lo hanno confermato fonti della Farnesina, precisando che la famiglia è assistita sul posto da personale dell’ambasciata italiana a Madrid. La madre si era sottoposta al prelievo per la comparazione del DNA, indispensabile per effettuare la comparazione con i poveri resti individuati tra le vittime.

Foto di Dario88, vittima italiana sul treno spagnolo - DA BESconcerto e dolore a Forza d’Agrò, il paese di cui Dario Lombardo era originario. L’ufficialità del riconoscimento del DNA ha gettato nello sconforto tutto il paese, chiusosi nel silenzio. «Non abbiamo voglia di parlare in questo momento» hanno dichiarato familiari e conoscenti del giovane.

«Siamo sconvolti, tutta la nostra comunità è profondamente rattristata – ha dichiarato all’agenzia di stampa Adnkronos don Luciano Zampetti, parroco di Forza d’Agrò – Dario era un ragazzo davvero speciale, intelligente e sensibile. Sono qui a Forza D’Agrò dal 2011 ma ho avuto modo di conoscere Dario molto bene e fino al 19 maggio scorso aveva con me seguito il corso di preparazione alla cresima». Il prelato ha  rivelato che la comunità si era stretta in raccoglimento: «abbiamo pregato sperando che il nostro Dario potesse essere ancora vivo». La redazione di The Horsemoon Post è vicina alla famiglia Lombardo in questo terribile momento.

La polizia scientifica ha corretto il bilancio della tragedia di Santiago di Compostela. Nel disastro ferroviario, causato da un errore di conduzione del treno ad alta velocità, sono morte 78 persone, non 80 come annunciato in precedenza. Lo riferisce il quotidiano “El Mundo” nell’edizione online, che ha riportato la spiegazione del capo della polizia scientifica, Antonio del Amo, secondo il quale la differenza è dovuta a un erroneo  conteggio iniziale causato dall’attribuzione di alcuni miseri resti rinvenuti sul luogo del disastro. I feriti ancora ricoverati sono al momento 87, di cui 32 in gravi condizioni.

Circa il giovane italiano dato per disperso nella tragedia, è stato ormai divulgato il nome sui media internazionali: si tratta di Dario Lombardo, giovane originario di Forza d’Agrò, in provincia di Messina, dove vive con i nonni. «Non c’è nessuna notizia ufficiale sull’identificazione del corpo. Sappiamo che Dario era su quel treno ma mancano all’identificazione 6 corpi. Tra quelli identificati lui non c’è ma non c’è nessun elemento ufficiale rispetto ai feriti ricoverati in ospedale e questo ci lascia sperare» ha dichiarato all’agenzia di stampa Adnkronos il sindaco di Forza d’Agrò, Fabio Di Cara, che così ha confermato in modo ufficiale la presenza sul treno del giovane.

Di Cara ha spiegato che «i genitori sono lì in attesa dei controlli incrociati, Sicuramente in serata ci sarà l’identificazione dei sei corpi, attendiamo». Tuttavia non si dispera di trovare il ragazzo tra i feriti ancora da identificare. «Sicuramente Dario si trovava su quel treno, stava raggiungendo in Spagna degli amici per alcuni giorni di vacanza – ha concluso il sindaco del piccolo centro siciliano, che ha confermato il fatto che Dario vive – «a Forza d’Agrò mentre i genitori vivono in Germania».

Intanto la polizia spagnola ha formalizzato l’arresto di Francisco Jose Garzon Amo, il macchinista del treno deragliato. L’uomo ha ammesso di aver guidato in curva a una velocità di 190 chilometri orari, anziché a 80 all’ora come previsto, si trovava fino a oggi in stato di fermo in ospedale.

Questa mattina Re Juan Carlos e la Regina Sofia si sono recati in visita ai feriti negli ospedali di Santiago del Compostela. «Tutti gli spagnoli si uniscono alla vostra sofferenza» ha detto il sovrano, apparso ancora sofferente per i postumi della rottura del femore di qualche mese fa. I sovrani di Spagna – come hanno notato i media internazionali – hanno scelto per la visita un dress code in linea con il lutto, dichiarato per tre giorni in tutta la Spagna e per una settimana in Galizia.

Ultimo aggiornamento 26 Luglio 2013, ore 23.52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA