Italiani, popolo di poeti, santi, navigatori e piloti? Ma quando mai… Piccoli consigli per partire (e tornare) sereni

In attesa di capire i motivi della tragedia in Irpinia, utile ribadire cosa non fare e cosa fare in caso di incidente su strade e autostrade. Guidare con prudenza e con responsabilità. Informazione interattiva e orecchio a Isoradio in autostrada. La corsia di destra in autostrada non è “la corsia del disonore

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La tragedia di Monteforte Irpino, in cui sono perite 39 persone e altre 10 sono rimaste ferite in modo grave, ripropone in modo tragico il tema della sicurezza stradale, che però va affrontato al di fuori dell’emergenza transitoria, va predisposta con la freddezza della programmazione.

L’Italia è tagliata in almeno tre parti, nord, centro e sud, nella consuetudine di guida. Nella parte settentrionale del Paese il codice della strada vigente è abbastanza rispettato, mentre al centro del Paese si ha un rispetto “più attenuato”. Al sud e nelle isole – duole dirlo – vige un codice della strada alternativo, fatto di precedenze non sempre rispettate e legge del più forte (o del più cialtrone, fate voi). Al netto del pericolo di imbattersi in auto sprovviste di assicurazione, un dato comune a tutta la Penisola, ma sicuramente più probabile man mano che si scende di latitudine verso le …province mediterranee dell’impero.

Si guida male e in strade spesso inadeguate, perché progettate su altri volumi di traffico e in tempi lontani. Ma soprattutto si guida mediamente male, sia su strade ordinarie che su autostrade, anche come effetto di lunga durata di errori di fondo del legislatore, che ha solo di recente imposto la scuola guida anche in autostrada.

Molti entrano in autostrada con l’incoscienza di trovarsi in un posto potenzialmente pericoloso per se stessi e gli altri. Basta osservare la pedissequa occupazione della corsia centrale e di sorpasso nelle autostrade da parte di chi considera la corsia di destra come una sorta di “corsia del disonore”, non la corsia di marcia ordinaria.

Come preparare un viaggio? Ci sono alcuni accorgimenti da ricordare quando si predispone un viaggio su strade extraurbane (ordinarie e autostrada), sia per mantenere elevata l’attenzione alla guida, sia per avere un aggiornamento continuo delle informazioni disponibili durante la marcia.

Per tenere alta l’attenzione, riposare prima di mettersi su strada, mangiare leggero, bere molto, fermarsi almeno ogni due ore, per rilassarsi, prendere una boccata d’aria, sciacquarsi il viso. Caffè, chewing-gum e musica (mai “a palla”) come catalizzatori dell’impegno alla guida. Se si guida di notte, utile mangiare mirtilli (o anche berne il succo, preferibilmente al 100%).

Sul fronte della informazioni di viaggio, anzitutto è necessario avere chiaro il percorso di marcia: quali strade percorrere e quali eventuali alternative disponibili, in caso di ostacoli imprevisti. È bene visualizzare le strade da percorrere su carta stradale tradizionale, solo in via subordinata affidarsi ai vari “navigatori satellitari”, che possono essere fuorvianti se non aggiornati di frequente.

Quando ci si mette in macchina, è utile avere con se almeno una bottiglia di acqua, per eventuali emergenze, oltre che una borsa di primo soccorso: nelle auto costruite all’estero è frequente la dotazione di serie. Può essere decisivo avere un laccio emostatico per fermare un’emorragia e salvare una vita umana, solo per fare un esempio.

Lungo il percorso, è importante monitorare la strumentazione di bordo, per controllare la temperatura dell’acqua di raffreddamento, la pressione e la temperatura dell’olio (se visibili). Accorgersi di un surriscaldamento dell’acqua del radiatore può fare risparmiare molti soldi.

Sia su strade extraurbane che in autostrada è indispensabile sapere sempre dove ci si trova. Nelle strade extraurbane si può fare riferimento alle pietre miliari, per capire la posizione approssimativa. In caso di incidente, potrebbe rivelarsi fondamentale per indicare alle autorità competenti – Polizia Stradale, Carabinieri, Vigili del Fuoco o 118 – l’esatta posizione, anche con l’indicazione di punti di riferimento. In alternativa, se si possiede un “navigatore satellitare”, si potrà dare l’esatto punto (latitudine e longitudine, espressi in gradi), consultando le impostazioni di settaggio dell’apparecchio.

In autostrada, la presenza delle tabelle chilometriche è continua, così come la numerazione dei cavalcavia che attraversano la sede stradale. Sono ottimi punti di riferimento da indicare a eventuali soccorritori.

20130729-corsiadestra_2_720x400In caso di incidente, la prima cosa da non fare è perdere tempo. Se si arriva per primi, anzitutto si deve mettere in sicurezza la propria persona, non scendendo dall’auto, che rimane quasi sempre una efficace gabbia di protezione. Segnalare l’emergenza con le quattro frecce inserite è indispensabile. Superata l’emergenza immediata, si devono avvertire le autorità competenti: in autostrada è inutile chiamare i Carabinieri, meglio avvertire il 113 e chiedere all’operatore di parlare subito con la Polizia Stradale. Per risparmiare tempo, è consigliato fornire celermente le proprie generalità e il numero di telefono (che peraltro l’operatore al centralino vede quasi sempre): serve per abbattere la diffidenza iniziale (e inevitabile) verso le potenziali telefonate anonime di falso allarme, che peraltro vengono tutte registrate per motivi di sicurezza.

Agganciato l’operatore della Postrada, vanno indicati in sintesi i motivi della chiamata, affidandosi semmai alle richieste di informazioni supplementari dell’addetto al centralino. Spesso le segnalazioni si accavallano, potrebbe accadere che alla Polizia sappiano già tutto: perché far perdere tempo inutilmente?

In caso di gravi incidenti, mettersi a disposizione degli inquirenti non è solo un atto di civiltà, ma è un obbligo di legge: sfuggire a questo dovere giuridico può costare caro in termini penali. Nel caso si investa qualcuno e non si presti soccorso, il reato è grave: omissione di soccorso, articolo 593 Codice Penale, pene previste da tre mesi a tre anni.

È buona regola sempre attenersi alle indicazioni dei soccorritori, tranne che non si abbiano specifiche capacità professionali da mettere a disposizione sul luogo dell’incidente. Insomma, se siete un medico rianimatore, fatelo presente, facendovi identificare subito (mostrando anche il tesserino dell’ordine professionale): in situazioni di emergenza non si può perdere tempo nei convenevoli e ogni risorsa operativa può risultare preziosa. Se non si possiedono particolari specializzazioni, “rendersi trasparenti” è la mossa più azzeccata.

La regola di base in caso di incidente, quella che precede tutte le altre, è che sulla scena del crash meno si è, meglio si sta. Se non si è indispensabili e si sono già fornite le generalità, prima ci si leva di torno, meglio è (con l’autorizzazione delle autorità di polizia presenti su luogo del sinistro).

Chi invece incontra un incidente nel proprio senso di marcia dovrebbe ricordare che rallentare per guardare l’esito del sinistro è un atto di imbecillità dichiarato alla comunità senza pudore, producente un effetto pericoloso: si crea facilmente una coda di auto, con aumento esponenziale del pericolo di tamponamenti a catena e di ulteriori danni a persone e cose. Accelerare quanto più possibile il flusso del traffico non è solo un’azione fondata sul buon senso, può essere decisiva per non fare vittime.

In autostrada è fortemente consigliato sintonizzarsi su Isoradio 103,300 Mhz, che fornisce un servizio di monitoraggio e informazione sulla situazione del traffico della rete italiana in tempo reale. Isoradio è un servizio pubblico fornito dalla RAI, preziosa alleata della sicurezza stradale. Peccato solo che non abbia una frequenza stabile in tutto il Paese, in Francia “Autoroute Info” è sempre sulla stessa frequenza di 107,7 Mhz. Un servizio analogo, ma in versione più ridotta e con cadenza oraria, è fornito da RTL 102,500 Mhz in collaborazione con “Autostrade per l’Italia”.

Peraltro Isoradio è anche interattiva, perché attraverso il numero 348 103 10 10 si possono inviare sms di segnalazione di problemi presenti sulla rete autostradale, che saranno sempre sottoposti alla verifica della Polstrada e delle concessionarie autostradali. Tuttavia, attorno a Isoradio si è creata una sorta di comunità di viaggiatori, alcuni dei quali hanno ormai una “credibilità” tale da superare le verifiche di base. Nel caso si volesse entrare in questa “comunità civica di viaggiatori”, si ricordi che gli sms devono essere inviati da chi non guida: se si viaggia da soli, ci si dovrà fermare nei luoghi preposti per la sosta.

Quando siamo alla guida è fondamentale ricordare che la sicurezza stradale è un bene condiviso, ma anche un prodotto dal comportamento collettivo. Ciascun automobilista è come una piccola rotella di un grande meccanismo: se si rompe la rotella, si inceppa il meccanismo. E l’inceppamento può significare spesso dolore, lutti, danni. Come ieri sera è purtroppo accaduto (per motivi che devono essere ancora accertati) in Irpinia.

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@johnhorsemoon

John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.