Mammiferi portatori di almeno 320.000 virus pericolosi per l’uomo

A rivelarlo è uno studio della Columbia University guidato dal dottor Simon Anthony: sarebbero 320.000 i virus ancora sconosciuti e potenzialmente pericolosi per l’uomo.

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Tremiladuecento: sarebbe questo il numero di virus al momento non conosciuti e potenzialmente in grado di colpire i mammiferi. A stimarlo è un gruppo di ricercatori della Columbia University guidati dal dottor Simon Anthony attraverso uno studio pubblicato su “mBio”, rivista della American Academy of Microbiology.

Gli studiosi, partendo dal presupposto che più del 70% delle malattie che hanno infettato l”uomo hanno avuto origine animale, hanno esaminato una specie di pipistrello nota come volpe volante, portatrice del virus Nipah, letale per il genere umano. Basandosi su 1897 campioni prelevati da questi pipistrelli, i ricercatori hanno potuto testare gli altri agenti patogeni di cui l’animale è portatore sano e ne hanno potuto rinvenire circa sessanta tipi diversi.

In realtà, anche parlare di 230.000 virus è riduttivo perché “i virus sconosciuti non sono milioni, ma poche centinaia di migliaia – commenta Peter Daszak, della EcoHealth Alliance, uno degli autori della ricerca – e grazie alla tecnologia che possediamo è possibile che nel corso della mia vita scopriremo l”identità di ogni virus oggi sconosciuto presente sul pianeta”. Per gli esperti l’individuazione dei microrganismi potenzialmente presenti nei mammiferi potrebbe essere importante per prevenire eventuali sviluppi di malattie minacciose per la salute dell’uomo.

C’è da sottolineare, però, che studiare tutti i potenziali virus avrebbe un costo piuttosto elevato. Si parla, infatti, di circa 6,3 miliardi di dollari, mentre 1,4 miliardi potrebbero bastare per scoprire l’83% di questi. Gli studiosi, quindi, al momento non hanno dubbi: meglio investire sulle epidemie già note. “Se sappiamo cosa c’è in giro – chiarisce Daszak – saremo molto più preparati quando un virus farà il salto verso la popolazione umana”.

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