La Serie B del Palermo? Come assediare un castello medievale…
Dopo la seconda vittoria consecutiva del Palermo, la squadra di Gattuso si sta preparando per la sfida con lo Spezia di Stroppa, reduce dalla sconfitta di Crotone.
Assedio, sfinimento delle difese del nemico e conquista del castello. Non c’è migliore metafora (medievale) per raccontare quello che sarà il campionato del Palermo, come confermato dal successo di venerdì scorso sul Cesena di Pierpaolo Bisoli.
I siciliani, infatti, hanno avuto la meglio sui romagnoli dopo novanta minuti giocati costantemente nella metà campo avversaria ma risolta grazie a due situazioni di ‘calcio da fermo’: la punizione magistrale di Kyle Lafferty e il rigore siglato da Abel Hernandez, procurato dal centravanti nord irlandese.
Ed è stato una vittoria ‘da rimonta’, perché i primi a passare in vantaggio, con il classico ‘un tiro/un goal’, sono stati i bianconeri, approfittando dell’unico svarione difensivo della partita, nato da un difetto di comunicazione tra Morganella e Munoz, convertito in erroraccio da Eros Pisano, ancora in versione ‘vacanziera’.
Per il resto, al Renzo Barbera – così come accaduto a Padova – non è andata in scena una bella partita.
Il primo tempo è stato particolarmente noioso: unica emozione la semi-volèe di Paulo Dybala, argentino da cui si attende che il talento connaturato possa camminare di pari passo alla consapevolezza di avere i mezzi per fare ballare il tango a molti difensori avversari.
La ripresa, invece, è stata decisamente più movimentata, grazie alla rete di De Feudis e alla foga agonistica di Lafferty che ha cambiato volto alla partita, subentrato ad un evanescente Di Gennaro. Da segnalare, poi, la seconda espulsione di Gennaro Gattuso: leitmotiv a cui occorrerà abituarsi perché il calabrese difficilmente potrà reprimere il lato guerriero della propria personalità.
Insomma, i cultori del bel gioco devono rassegnarsi: assai raramente il Palermo disputerà partite spettacolari ma più per “colpa” degli avversari che per demeriti. E, poi, è più importante incamerare punti che bagnare con il miele gli occhi dei puristi. Tutto il resto, infatti, è contorno. Se c’è, meglio. Se non c’è, pazienza.
Ed ora tutti concentrati per l’incontro di venerdì sera con lo Spezia allenato da Paolo Stroppa, prima di due trasferte consecutive. La squadra ligure, una delle più accreditate – sulla carta – per la conquista della A, ha cominciato il campionato non nel migliore dei modi, collezionando una vittoria (con la Juve Stabia), un pareggio (con il Cittadella) e ben due sconfitte (con il Carpi e il Crotone).
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