Costa Concordia, danni ambientali per 12 milioni di euro

A tirare le somme dei danni attuali provocati all’ecosistema marino dal naufragio della Costa Concordia è l’Ispra, ma l’attuale stima di 12 milioni di euro nelle prossime settimane potrebbe aumentare

20130917-costa-concordia-raddrizzamento-780x418Si aggirerebbero intorno ai 12 milioni di euro i danni ambientali provocati dal naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012 al largo dell’isola del Giglio.

Praterie sottomarine di settemila metri quadrati, scogliere di pregio, acqua contaminata: questi solo alcuni dei luoghi lesi dall’incidente della nave da crociera al comando del capitano Schettino.

Sono queste le valutazioni effettuate dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, aggiornate ad oggi, dopo l’operazione di raddrizzamento della nave. I danni, infatti, al momento del trasferimento del relitto, potrebbero aumentare.

E sarebbe di 7,46 milioni di euro la cifra per l’aspirazione e la depurazione delle acque contenute nel relitto e di 3,7 milioni di euro per il risarcimento e la riparazione dei 7.500 metri quadrati di Posidonia oceanica. I costi per le riparazioni del danno all’ecosistema marino presso il sito Scogli delle Scole, luogo in cui si è verificato il primo impatto, sono stati valutati intorno ai duecentomila euro.

Nel sito, infatti, sarebbe andato distrutto un habitat di flora e fauna di particolare ricchezza, sia dal punto di vista paesaggistico, che per l’importanza del turismo. Per riparare la scogliera, poi, sarà necessario riposizionare il materiale asportato e “ricucirlo” con prodotti speciali.

La valutazione finale – precisa l’Ispra in una nota – potrà in ogni caso essere effettuata solo quando il relitto della Costa Concordia verrà rimosso dalle acque dell’isola del Giglio e tutte le infrastrutture realizzate per l’intervento saranno rimosse“.

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