Cancro, nell’aspirina il segreto per prevenire la malattia

E’ quanto sostengono i medici della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) riuniti in un convegno a Firenze, secondo i quali usare l’aspirina quotidianamente nelle dosi utilizzate per problemi di natura cardiovascolare potrebbe prevenire lo sviluppo di tumori 

aspirina

L’assunzione prolungata e regolare di aspirina potrebbe fare da deterrente contro il cancro. E’ quanto sostengono i medici della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) riuniti in un convegno a Firenze. Una tesi supportata già alcuni anni fa da diversi ricercatori sulla base di otto studi pubblicati sulla rivista scientifica Lancet. In quell’occasione erano stati analizzati 23.535 pazienti trattati con il farmaco nelle dosi utilizzate per prevenire problemi cardiovascolari ed era stata riscontrata una riduzione della mortalità per tumori del 34 per cento dopo 5 anni e del 20 per cento dopo 20 anni.

Il segreto dell'”aspirinetta” risiederebbe dunque nell’acido acetilsalicilico, che costituisce il suo componente principale. Il medicinale, in quanto antinfiammatorio, sarebbe da considerare un ottimo agente nella prevenzione di tutte le forme della malattia che inizialmente si sviluppano proprio con un’infiammazione cronica. Da questa, poi, si scaturirebbe la formazione di neoplasie nel lungo periodo. Importante novità rispetto ai dati emersi in passato è però che «se, in precedenza, il miglioramento della prognosi era limitato a pazienti con tumore del colon-retto – dice Claudio Cricelli, presidente SIMG – oggi questi dati estendono i benefici ad altri tipi di cancro, agli adenocarcinomi in generale».

E con l’avvicinarsi del nuovo anno, la scoperta potrebbe essere un nuovo passo avanti nella cura e prevenzione della malattia. «Il 2014 – continua Cricelli – sarà l’anno della prevenzione cardiologica e oncologica promosso dalla nostra società scientifica. Recentemente numerose ricerche hanno ipotizzato che nella scelta dell’utilizzo dell’aspirina, soprattutto in chi non ha mai avuto eventi cardiovascolari, debbano essere considerati anche i potenziali benefici che potrebbero derivare in ambiti patologici apparentemente distanti da quello delle malattie cardiovascolari».

Ma è importante, comunque, mettere i puntini sulle “i”. «Questo non significa tiene a precisare il presidente della SIMG – che d’ora in poi si prescriverà l’aspirinetta come prevenzione anticancro al pari di quanto avviene per le malattie cardiovascolari. Perché questo avvenga servono ulteriori conferme da studi clinici mirati, che sono in corso, per valutare con precisioni benefici e rischi di una terapia preventiva con questo farmaco. Certo è, però, che quando si stabilisce di somministrare ai pazienti con patologie cardiovascolari la cura con aspirina a basse dosi, bisogna invece considerare fra i vantaggi gli effetti positivi che questa ha in termini di riduzione della mortalità per cancro».

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