Prato, la GdF avrebbe scoperto un giro di tangenti per la concessione della residenza di immigrati cinesi
Secondo gli inquirenti, immigrati cinesi pagavano fino a 1.500 euro per ottenere la residenza in modo irregolare. Otto persone inquisite e sottoposte a misure di prevenzione
La Guardia di Finanza di Prato ha arrestato otto persone (quattro sottoposte a misure cautelari in carcere e quattro agli arresti domiciliari), tra le quali anche un dipendente del Comune di Prato, addetto alle certificazioni di residenza.
Il pubblico ufficiale ‘infedele’ avrebbe fornito falsi certificati di residenza a immigrati cinesi irregolari in Italia. In tutto sarebbero 11 le persone raggiunte da misure cautelari, tutte legate in un sodalizio criminale italo-cinese che sfruttava il canale offerto dal dipendente dell’anagrafe per gestire un flusso di falsi certificati di residenza, rilasciati a cittadini cinesi da poco arrivati in Italia.
Secondo gli investigatori, intermediari si rivolgevano al pubblico ufficiale ‘infedele’, il quale convogliava le pratiche e riusciva a ottenere in modo illecito i certificati, per poi consegnarli in cambio di soldi. Secondo quanto si apprende i cittadini cinesi che hanno sfruttato questo canale per accedere alla residenza in modo surrettizio sono almeno 350.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti alle 11 in una conferenza stampa indetta dalla Procura della Repubblica a Prato, alla presenza del comandante della regione Toscana della Gdf, generale Giuseppe Vicanolo, del procuratore capo di Prato, Piero Tony, e del sostituto procuratore Antonio Sangermano.
I cinesi irregolari pagavano da 600 a 1.500 euro per ottenere la residenza, ma gli inquirenti sostengono che i funzionari implicati ottenessero anche “altre utilità”. Le Fiamme Gialle hanno impegnato nel blitz di questa mattina almeno 500 unità e hanno scoperto almeno 350 cinesi con i documenti concessi in modo irregolare.
«È un’operazione che vuole anche essere una risposta decisa e forte delle Istituzioni alla tragedia dei giorni scorsi», ha commentato a SkyTg24 il comandante provinciale della Gdf di Prato, Gino Reolon, anticipando i risultati dell’operazione.
Credit: AGI, TMNews
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