Nozze gay: arriva il divieto in Australia, annullati 27 matrimoni

La decisione arriva dall’Alta corte australiana, la più importante giurisdizione del Paese, secondo la quale la legge promulgata ad ottobre sul riconoscimento delle nozze per coppie dello stesso sesso “non è valida”. Ventisette i matrimoni annullati 

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Ne erano stati celebrati ventisette. Tutti annullati. Da oggi in Australia non sarà più possibile sposarsi tra persone dello stesso sesso. E’ la decisione dell’Alta corte australiana, la più importante giurisdizione del Paese, che ha deciso di vietare il matrimonio tra omosessuali, abrogando la legge promulgata dal parlamento provinciale di Canberra, che nel giro di pochi mesi aveva portato all’unione di ventisette coppie.

«La legge sul matrimonio non è valida per la formazione o il riconoscimento delle nozze per coppie dello stesso sesso», sentenzia l’Alta corte. Per quest’ultima, dunque, l’unico matrimonio consentito dovrà essere quello tra uomo e donna. Il governo australiano, infatti, dopo la promulgazione della legge ad ottobre, ha ritenuto che la legalizzazione o meno dei matrimoni omosessuali non spetti ai singoli paesi. Ciò, infatti, a detta del governo, provocherebbe confusione tra uno Stato e l’altro.

Una questione che stava particolarmente a cuore al primo ministro australiano, il conservatore Tony Abbott, che nonostante l’omosessualità della sorella, si è sempre opposto alle nozze gay. Una battaglia vinta, dunque, per il premier che ha precisato che le sue vicende familiari non hanno cambiato la sua convinzione sul matrimonio. Ma alla sorella Christine Forster e alla compagna Virginia Edwards, Abbott tiene a precisare di augurar loro ogni bene. «E se ci sarà una cerimonia di qualche tipo, ci sarò e porterò un regalo», ha concluso.

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