La conferenza stampa sulle condizioni di Michael Schumacher. Autorizzata già la donazione degli organi?

I medici che seguono il sette volte iridato di Formula 1 non si esprimono sulla possibilità di sopravvivenza. Danni gravi, si lavora di ora in ora, di minuto in minuto

La conferenza stampa dei sanitari del policlinico universitario di Grenoble ha dunque lasciato in sospeso le speranze per la sopravvivenza di Michael Schumacher. Proviamo a riassumere.

Schumy è in coma artificiale, farmacologico, come fase interinale di un doppio intervento neurochirurgico al cranio. L’incidente è stato invasivo, sotto il profilo dell’energia cinetica generata, e i medici non si possono pronunciare sul decorso post-operatorio. L’unico obiettivo perseguibile per ora è moderare la pressione endocranica, ma nessuna previsione può essere ancora fatta. L’ex pilota tedesco rimane in condizioni disperate. Senza casco, Schumacher non sarebbe arrivato vivo a Grenoble. A tal proposito, l’equipe medica ha chiarito sulla procedura che ieri ha imposto di portare il paziente all’ospedale di Moûtiers: non si è trattato di un errore nella valutazione del rischio – come avevano ventilato diverse testate giornalistiche savoiarde, che hanno coperto l’evento fin dalla mattina – e non ha avuto alcuna rilevanza sulle condizioni mediche dell’ex pilota. Tuttavia l’inchiesta aperta dalla gendarmeria resta aperta, secondo quanto confermato dai media locali.

Il professor Stéphane Chabarde ha rivelato che la risonanza magnetica effettuata dopo l’operazione ha mostrato lesioni emorragiche bilaterali, mentre il professo Saillant ha precisato di essere presente a Grenoble “come amico, non come medico”, anche per rispetto dei colleghi locali.

Un altro aspetto chiarito durante la conferenza stampa è la coscienza di Schumy dopo l’incidente: è stato negato che sia stato cosciente è che abbia risposto alle domande dopo l’impatto contro la roccia. Il quadro clinico complesso non consente di fare previsioni: “si lavora di ora in ora” ha detto il professor Jean-François Payen, che ha spiegato l’obiettivo: guadagnare tempo. Per questo Schumacher è tenuto in ipotermia medica, una misura necessaria per assicurare condizioni favorevoli a non danneggiare il cervello.

La manager dell’ex pilota, Sabine Kehm, ha confermato la presenza della famiglia accanto a Schumacher, mentre sono trapelate indiscrezioni circa un assenso già manifestato per la eventuale donazione degli organi. (AR, JH)

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