L’Ufficio di Bruxelles della Regione Siciliana è da salvare

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’intervento di un giovane professionista di Gela, liberale e liberista

L’Ufficio di Bruxelles della Regione Siciliana è da salvare

di Eugenio A. Catania**

L'ingresso della sede dell'Ufficio della Regione Siciliana a Bruxelles, in Rue Belliard, 12

La Regione Sicilia come sappiamo ha una marea di uffici, enti e partecipate ma non tutti utili ed efficienti. L’opposizione,però, sembra avere una sola ossessione: l’Ufficio di Bruxelles. Chiudere quello ufficio è la priorità dell’azione dell’opposizione. Proprio ieri, Nello Musumeci affermava su “LiveSicilia” che quell’ufficio è «uno spreco di danaro pubblico e va chiuso». Eppure, tra le poche cose che andrebbero salvate all’interno dell’apparato burocratico regionale, dovrebbe essere proprio l’ufficio extraregionale di Bruxelles. Perché?

Tutte le regioni d’italia hanno un ufficio di rappresentanza a Bruxelles e non solo le regione italiane: tutte le 271 regione d’europa hanno un’ufficio di rappresentanza a Bruxelles.

La Regione Sicilia, a differenza delle altre regione italiane per una scelta felice (una delle poche) della precedente amministrazione, ha la proprietà dell’immobile dov’è ospitato l’ufficio, quindi non costituisce un costo annuo al bilancio regionale ma un investimento che si rivaluta di anno in anno.

Qual è l’effettivo problema dell’ufficio? Il problema dell’ufficio è stato il depotenziamento effettuato dal precedente governo regionale di Raffaele Lombardo che lo ha lasciato privo di competenze, ma anche privo di mezzi.

La necessarietà di un ufficio di rappresentanza vicino alle istituzioni europee, viste le continue competenze che assorbe l’Europa, è sotto gli occhi di tutti, di fondamentale importanza. Sicuramente è più importante delle tante partecipate in liquidazione da decenni che, nonostante ciò, tuttora hanno consigli d’amministrazione e Amministratori Delegati lautamenti stipendiati.

Invece, l’opposizione, dovrebbe segnalare al governo regionale, se veramente vuole il bene della Sicilia, che a quell’ufficio bisogna dare competenze specifiche chiare e degli obiettivi da raggiungere.

Quali potrebbero essere le competenze da affidare al nuovo ufficio?
1. Ufficio ponte tra le istanze siciliane e le istituzioni europee, a meno che la Sicilia, non si voglia affidare al governo nazionale; 2. Curare l’immagine e la comunicazione della Sicilia all’estero, diversa mente dal solito precedente lavoro di comunicazione sull’Italia per Italiani  (campagne pubblicitarie, comunicazioni su giornali esteri ecc); 3. Supporto all’internazionalizzazione delle imprese siciliane, con intermediazione tra imprese e mercato europeo (aiutare gli imprenditori a partecipare alle grandi fiere internazionali, contatti con i buyers della gdo ecc); 4. Fare da tramite per le imprese europee che vogliono investire in Sicilia; 5. Essere punto di riferimento per i siciliani fuori dal territorio siciliano (pensiamo a front office per indirizzare o per risolvere i piccoli problemi burocratici dei siciliani all’estero, oltre alla promozione di eventi siciliani).

Competenze chiare che richiedono un’attenta selezione del personale e, ovviamente, una monitorizzazione dei risultati. Gli incarichi ad esterni ben si prestano a questo genere di attività. Chi sbaglia o non risulta efficiente perde l’incarico e chi fa bene dovrebbe essere riconfermato.

Quindi mi piacerebbe chiedere a Nello Musumeci: perché questa ossessione su quell’ufficio? perché si deve chiudere e perché questo continuo interesse a  vendere quell’immobile nel pieno centro di Bruxelles? Non sarebbe meglio utilizzare con intelligenza quell’ufficio,  chiudendo ben altri uffici, enti e partecipate?

**Patrocinatore Legale

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2 pensieri riguardo “L’Ufficio di Bruxelles della Regione Siciliana è da salvare

  • 19/01/2014 in 16:24:58
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    Concordo con l’articolo e con il commento di Matteo.

    Le regioni hanno una valanga di partecipate e di enti, bisogna razionalizzare la spese. Cioè sopprimere gli enti-inutili ed investire qualcosa di più, su quelle cose che possono produrre sviluppo. Un ponte a Bruxelles è troppo importante!!! Mentre l’ESA, Sprint Sicilia e/o Sviluppo Italia Sicilia… quelli sono società ed enti inutili da sopprimere.

  • 13/01/2014 in 17:01:46
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    Anche la Regione Veneto ha la sede di proprietà, come il FVG e il Trentino-AA (assieme al Tirolo austriaco, tra l’altro…)
    Le sedi, oltre a essere validi investimenti immobiliari, contribuiscono a portare fondi nelle regioni. La Regione Veneto ha stimato che l’ufficio di Bruxelles costa meno di quanto produce in termini di fondi assegnati dall’UE.
    Infatti è una delle regioni virtuose che riescono a spendere tutti i fondi, a differenza ad esempio della Sicilia; Avere un ufficio grande, competente e supportato dall’amministrazione e dalla cittadinanza non può che far bene alla Sicilia e alle altre regioni che perdono fondi per incompetenza degli amministratori.
    Gli attacchi sulle sedi regionali a Bruxelles sono un fenomeno ondulatorio che fa male al posizionamento dell’Italia in Europa.

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