Smentita la morte di Michael Schumacher, ma con una terribile conferma: sarebbe in stato vegetativo
La definizione – di un medico tedesco di Amburgo, secondo El Mundo Deportivo – fa tremare i polsi, ma sarebbe l’anticamera di un viaggio da cui, probabilmente, il sette volte campione del mondo non tornerebbe mai più. E significherebbe che…
Giornata convulsa sulla rete, dopo che su Twitter si è diffusa la notizia della morte di Michael Schumacher. Tuttavia la smentita del Centre Hospitalier Universitaire di Grenoble è altrettanto dolorosa, se ragioniamo con serenità sulle condizioni in cui, dal 29 dicembre scorso, si trova il sette volte campione del mondo di Formula 1.
Secondo l’edizione on line del quotidiano sportivo “El Mundo Deportivo” Schumacher sarebbe “in stato vegetativo persistente”, una valutazione cui giungerebbe Heinzpeter Moecke, un medico dell’ospedale Askepios di Amburgo. Come arriverebbe a questa valutazione il dottor Moecke è un mistero.
Il CHU di Grenoble, come riferisce il quotidiano savoiardo “Le Dauphine” nella versione online, ha smentito la notizia della morte, senza aggiungere nient’altro. Anche per un probabile accordo con la famiglia, unica depositaria dei rapporti con la stampa, per mezzo di Sabine Kehm.
Se però la condizione venisse confermata, significherebbe un’altra cosa: che i tentativi di risveglio iniziati qualche giorno fa sarebbero falliti e che Michael non ritornerebbe più da quel “viaggio” iniziato a seguito dell’incidente a Méribel, in Haute Savoie.
Una notizia che intristirebbe tutti, perché farebbe tornare alla mente la triste vicenda di Leonardo David, incorso in un incidente nella discesa pre-olimpica a Lake Placid, il 3 marzo 1979, e mai più ripresosi nonostante le lunghe cure cui fu sottoposto a Innsbruck, fino al decesso avvenuto quasi sei anni dopo, il 26 febbraio 1986.
In attesa di notizie ufficiali, chi ha fede può rivolgere una preghiera a Nostro Signore e affidarsi all’imponderabile disegno di Dio, ancorché l’inchiesta della procura di Albertville continuerà a ricercare eventuali responsabilità degli uomini (finora escluse).
Ultimo aggiornamento 6 Febbraio 2014, ore 21.52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
Secondo me non ci sono responzabilita la colpa non e di nessuno e una fatalita .l’uomo e abituato ad accusare facilmente in modo ritorsivo e convulso .non dicono che in qualsiasi cosa che si fa ce sempre quella possibilita di rischio .quindi non andate a cercare il pelo nell’uovo. Auguri per il tuo risveglio Michael.