Napolitano risponde all’attacco di Forza Italia e M5S: complotto? Solo fumo… (chiamate la neuro…)
Dopo le rivelazioni di stampa sui contatti tra Monti e il capo dello Stato nell’estate 2011, l’ex premier commenta: assurdo che venga considerato anomalo. Brunetta e Romani: urgenti chiarimenti. Minzolini: valutare impeachment. Letta: in atto un vergognoso tentativo di mistificazione della realtà
Roma – “Complotto? Fumo, solo fumo. Ecco i fatti“. E’ l’anticipazione di una lettera del presidente Giorgio Napolitano al Corriere della Sera, pubblicata sul sito del quotidiano, sui fatti dell’estate 2011.
Lettera del presidente della Repubblica #Napolitano al Corriere dopo le anticipazioni del libro di Friedman. Su corriere.it
— Ferruccio de Bortoli (@DeBortoliF) 10 Febbraio 2014
Il direttore del Corriere, Ferruccio De Bortoli, ha dato l’annuncio della missiva del capo dello Stato via Twitter. La lettera arriva dopo le anticipazioni, sul quotidiano, del libro ‘Ammazziamo il Gattopardo‘, scritto dal giornalista americano Alan Friedman, secondo le quali il capo dello Stato sondò la disponibilità di Monti per la guida del governo già nell’estate del 2011, mesi prima quindi dell’incarico.
Sulla scia di queste rivelazioni FI e M5S vanno all’attacco del Colle con il senatore Minzolini che invita a valutare l’impeachment. Mentre Letta si schiera subito con Napolitano e dice no a ”un vergognoso tentativo di mistificazione della realtà“.
A confermare i contatti con il Colle lo stesso Monti. “Nell’estate del 2011 ho avuto dal presidente della Repubblica dei segnali: mi aveva fatto capire che in caso di necessità dovevo essere disponibile. Ma è assurdo che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un’alternativa se si dovesse porre un problema“, afferma Mario Monti al Tg1. “Anni prima – aggiunge – anche Ciampi discretamente mi contattò per sapere se a certe condizioni sarei potuto essere disponibile“.
Insorgono Forza Italia e Movimento 5 Stelle. ”Apprendiamo con sgomento che il Capo dello Stato, già nel giugno del 2011, si attivò per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con Mario Monti. Lo conferma lo stesso Monti. Le testimonianze fornite da Alan Friedman non lasciano margine a interpretazioni diverse o minimaliste“, affermano in una dichiarazione congiunta i capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani. “Chiediamo al Capo dello Stato di condurre innanzitutto verso i propri comportamenti un’operazione verità. Non nascondiamo amarezza e sconcerto – concludono Romani e Brunetta – mentre attendiamo urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni”.
Duro il commento del senatore di Fi Augusto Minzolini secondo il quale ”andrà valutata sempre con maggiore attenzione, non fosse altro come occasione per ricostruire quei mesi e gettare una luce di verità sulla storia del nostro Paese, la procedura di impeachment nei confronti del presidente Napolitano promossa da altri gruppi politici in Parlamento”.
“E alla fine, tutti saltarono sul carro dell’impeachment. C’è voluto qualcuno che ci mettesse la faccia davvero: forse perché ha una faccia pulita, mentre il clan degli scontenti ruminava nelle segrete stanze per cogitare i soliti oscuri sgambetti“, scrive il gruppo Camera M5S sul blog di Beppe Grillo. ”Chi vuole inchiodare Re Giorgio alle sue responsabilità accolga le richieste dell’impeachment presentato dal M5S affinché sia discusso pubblicamente in Parlamento al cospetto del popolo italiano“, incalzano i grillini.
Vito Crimi, senatore del M5S membro del Comitato parlamentare che sta lavorando sulla richiesta d’impeachment dei 5 Stelle, intanto fa sapere all’Adnkronos che è stata “respinta la nostra richiesta di sospensione dei lavori” del comitato “per acquisire video, libro e atti relativi alle dichiarazioni rese oggi pubbliche relative alla nomina di Monti al posto di Berlusconi“.
L’ira di Letta. “Nei confronti delle funzioni di garanzia che il Quirinale ha svolto nel nostro Paese in questi anni, in particolare nel 2011, è in atto un vergognoso tentativo di mistificazione della realtà“, reagisce il premier. “Le strumentalizzazioni in corso – prosegue la nota di Enrico Letta – tentano infatti di rovesciare ruoli e responsabilità in una crisi i cui contorni sono invece ben evidenti e chiari agli occhi dell’opinione pubblica italiana ed europea“. “Il Quirinale – ricostruisce Letta – di fronte a una situazione fuori controllo, si attivò con efficacia e tempestività per salvare il Paese ed evitare quel baratro verso il quale lo stavano conducendo le scelte di coloro che in queste ore si scagliano contro il presidente Napolitano“. Agli “attacchi” contro il Quirinale “si deve reagire con fermezza. E si devono semmai ricordare agli smemorati le vere responsabilità della crisi del 2011, i cui danni economici, finanziari e sociali sono ancora una zavorra che mette a repentaglio la possibilità di aggancio della auspicata ripresa economica“. “Stupisce la contemporaneità di queste insinuazioni con il tentativo in corso da tempo da parte del M5S di delegittimare il ruolo di garanzia della presidenza della Repubblica“, osserva ancora il capo del Governo.
Il Pd difende l’operato di Napolitano. “Sconcertante l’ennesima gazzarra sollevata contro il presidente Napolitano. Il 2011 è stato uno degli anni più difficili e la situazione economica e politica preoccupava giustamente la massima istituzione dello Stato“, afferma il presidente dei deputati del Pd Roberto Speranza.
Credit: Adnkronos