Turismo, l’Italia sempre sul podio: meta preferita in Ue dopo Spagna e Francia
Secondo un’indagine dell’Eurobarometro, il settore è in crescita: nel 2013 +5% rispetto all’anno prima. Le destinazioni turistiche favorite rimangono invariate dal 2012
Bruxelles – Il settore europeo del turismo continuerà a crescere anche nel 2014, con l’11% dei cittadini europei quest’anno pensa di non lasciare il proprio luogo di residenza. E l’Italia rimane stabile al terzo posto fra le mete turistiche preferite dagli europei.
Secondo un’indagine dell’Eurobarometro, il turismo è stato “uno dei capisaldi dell’economia europea” e nel 2013 il settore è stato “un volano della crescita economica domestica determinata dalla domanda“. Secondo la ricerca lo scorso anno il 38% dei cittadini europei ha trascorso parte delle proprie vacanze in un altro Paese dell’Ue, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2012.
Il 42% delle persone ha trascorso le proprie vacanze principali nel proprio Paese, con un calo di 5 punti percentuali rispetto al 2012, e il 19% dei cittadini è stato fuori dall’Ue, in diminuzione del 2% sull’anno precedente. Le cinque principali destinazioni turistiche dell’Ue rimangono invariate dal 2012. Spagna (15%, con un incremento di 5 punti), Francia (11%, +3), Italia (10%, +2), Germania (7%, +2) e Austria (6%, +2) continuano ad essere le destinazioni di vacanza piu’ popolari. Gli abitanti di Grecia, Croazia, Italia e Bulgaria sono quelli che, con maggiore probabilità, faranno le vacanze nel proprio Paese, mentre i rispondenti in Lussemburgo e in Belgio sono quelli che più facilmente si recheranno in un altro paese dell’UE.
A causa dell’attuale situazione economica la pianificazione delle vacanze non subirà cambiamenti sostanziali. Secondo l’indagine dell’Eurobarometro, il 44% di chi ha rinunciato alle vacanze nel 2013, lo ha fatto per ragioni finanziarie. Ma soltanto l’11% prevede nel 2014 di non lasciare il proprio luogo di residenza a causa della situazione economica attuale. Più di quattro persone su dieci affermano che non cambieranno i propri progetti di vacanze per il 2014, mentre un terzo afferma che li cambierà ma che comunque viaggerà.
La proporzione di persone che intendono ad andare in vacanza senza cambiare i loro piani per motivi economici va dal 75% in Austria al 10% in Grecia. “Gli atteggiamenti degli europei nei confronti dei viaggi – commenta Antonio Tajani, vicepresidente dell’esecutivo di Bruxelles e commissario responsabile per l’Industria e l’imprenditoria – sono indice di un rendimento affidabile e rimarchevole del settore turistico che continua ad essere il valido volano economico della ripresa dell’Ue. Le cifre parlano da sole e le preferenze e i punti di vista espressi nell’indagine fanno pensare che la forte tenuta del settore dovrebbe continuare nel 2014“.
Credit: Adnkronos
Se ci consideriamo Europei, vagliare i dati che interessano i flussi e gli spostamenti turistici degli Europei e’ un errore. E’ come valutare i dati dei flussi e degli spostamenti turistici fra le varie regioni italiane in Italia per chi si considera Italiano. Il dato importante da conoscere sarebbe invece se in incoming, l’arrivo di turisti extra UE siano aumentati. La bilancia incrementa solo se abbiamo più’ arrivi da altri stati non UE. Tutti gli altri dati su esposti sono da considerarsi frutto dello stesso brodo e/o spezzatino…………