Napolitano chiude consultazioni e mantiene suspense sull’innominato: ‘spazio e serenità all’incaricato’

Il capo dello Stato: ”Giornata interessante, ricca di stimoli e indirizzo”. Zanda: ”Pd ha indicato Renzi. Impegno per governo forte fino al 2018”

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Con l’ultima delegazione ricevuta alle 19.30, costituita dai due capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, e al Senato, Luigi Zanda, si sono concluse le consultazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla crisi di governo. In giornata, secondo fonti del Quirinale, il capo dello Stato ha avuto anche un colloquio telefonico con l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ma monta la suspense sul prossimo incaricato: chi sarà mai?

Luigi Zanda aveva poco prima tolto la maschera e azzerato il totalizzatore: “il Pd ha indicato Renzi“, ha detto agli attoniti giornalisti che attendevano l’uscita dall’ufficio del presidente della Repubblica e meravigliati per la proposta che non si aspettava nessuno. “Impegno per governo forte fino al 2018“, ha aggiunto il capogruppo al Senato del Partito Democratico (di lotta, di governo, di occupazione e di liberazione: un partito per tutto e per tutti, che vogliamo di più?): promessa o minaccia?

Il presidente della Repubblica ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti, ma senza rispondere alle domande: forse per sfuggire a qualche osservazione intorno alla presenza, nel pomeriggio, di Silvio Berlusconi a capo della delegazione di Forza Italia, non a caso l’unico che ha tenuto un comportamento “presidenziale”: ampia dichiarazione, nessuna disponibilità verso i giornalisti per rispondere a domande (si sa, ai giornalisti basta dare il dito che si prendono tutta la mano…).

La dichiarazione del presidente della Repubblica al termine delle consultazioni

Napolitano ha affermato che la giornata di consultazioni “è stata una giornata per me interessante, ricca di stimoli e indirizzo ed è mio compito trasmetterli a chi avrà l’incarico di formare il nuovo governo“, non anticipando il nome di chi cercherà di salvare il Paese da se stesso e dal conformismo, di cui c’è stata ampia carrellata in questi giorni.

Sottolineo che le consultazioni, pur svolte con ritmo intenso, non hanno avuto nulla di rituale o formale: tutte le delegazioni – ha reso noto il presidente della Repubblica – si sono impegnate entrando nel merito di valutazioni sulla natura della crisi” e sulla sua possibile soluzione “indicando temi e priorità che si augurano siano al centro dell’attività di chi avrà l’incarico“.

Ho ritenuto – ha concluso – di dover dare la massima rapidità alle consultazioni proprio perché ci sia spazio e serenità per il lavoro successivo di chi avrà l’incarico di formare il nuovo governo: avrà bisogno di tutto il tempo necessario per consultazioni, approfondimenti e intese“. Su chi sia l’incaricato, il presidente Napolitano non lo dice, ma lo fa dire a Zanda: “matteorenzi!”.

In una farsa politica come quella in scena in Italia, niente meraviglia più, neanche fatti che dovrebbero scandalizzare, più che meravigliare. È la rivoluzione, bellezza!

Ultimo aggiornamento 16 Febbraio 2014, ore 02.38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA