47 Ronin, le gesta dei valorosi Samurai rivivono nel film con Keanu Reeves
La leggendaria vicenda dei 47 Ronin, orgoglio del Giappone, rivista in chiave fantasy
1700. Dopo che Lord Kira ha fatto uccidere con l’inganno Asano, il Signore di Ako, e bandire la sua schiera di Samurai, Kuranosuke Oishi e i suoi fedeli uomini uniranno le forze con Kai, un mezzosangue adottato quando era ancora un ragazzo e che possiede doti misteriose. Rimasti in soli 47, i Ronin (così chiamati perché senza più un padrone da servire) attaccheranno l’esercito di Kira per riconquistare il feudo e il proprio onore.
Il film che segna il ritorno al kolossal fantasy per Keanu Reeves (e fortemente voluto da quest’ultimo) narra bene quelle che sono state le vicende dei 47 valorosi Ronin che tutt’ora onorano il popolo giapponese; questo prodotto porta con sé tutto ciò che un buon kolossal di genere deve avere: una forte dose di azione, in questo caso dominata dalle sottili e affascinanti arti dei Samurai, un’ambientazione epica che risalta i costumi dell’epoca e una storia di fondo convenzionale ma non troppo. Gli elementi fin qui elencati ci sono tutti, allora perché il film di Carl Rinsch (al suo esordio in un lungometraggio) non convince pienamente? Per un unico e decisivo problema di fondo: con un cast composto al 99% da attori giapponesi e per di più ambientato in Giappone (ricostruito tra i paesaggi di Budapest) ci si aspetterebbe una fedeltà linguistica ed espressiva essenziale, invece tutti si ostinano a parlare un inglese elementare e spicciolo che, anche con tutta la sospensione d’incredulità del caso, non regge proprio in un’operazione di questo genere volta a ricostruire non solo un mondo ma tutto un universo di tradizioni e costumi.
Dopo una serie di film minori (alcuni dei quali ancora inediti in Italia) Reeves torna in splendida forma per questo 47 Ronin dimostrando di amare veramente tutto quanto concerne il mondo orientale (dal colpo di fulmine in The Matrix fino all’esordio registico con Man of Tai Chi) e reggendo un film sul proprio carisma. Purtroppo i comprimari non sono alla sua altezza (fatta eccezione per Hiroyuki Sanada), il ché abbassa ulteriormente il livello della pellicola.
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Il trailer ufficiale italiano: