La Ferrari trova a Sepang il solito clima caldo-umido
Pedro de la Rosa, collaudatore del team di Maranello, dà le linee guida per preparare una delle gare più difficili della stagione sotto il profilo psico-fisico, dove conta in modo preponderante la capacità di idratarsi durante il gran premio
Sepang, Kuala Lumpur – Scuderia Ferrari al lavoro nei garage della pista di Sepang, dove domenica si corre il secondo Gran Premio della stagione 2014. Tutto l’equipaggiamento è arrivato in Malesia nei tempi programmati e il lavoro di assemblaggio delle F14T prosegue sotto la direzione di Diego Ioverno, Responsabile Operazioni di Pista e Montaggio Vettura.
Il clima che la squadra ha trovato è quello tipico della Malesia, con 30 gradi di temperatura ma un’umidità estremamente elevata. Condizioni che rendono questa gara una delle più difficili del campionato sia per le vetture, costrette a lavorare in condizioni al limite per la meccanica, sia, e soprattutto, per i piloti. La temperatura nell’abitacolo di una monoposto qui può raggiungere addirittura i 50 gradi e la preparazione fisica è fondamentale.
“Il sistema migliore per prepararsi ad affrontare il Gran Premio della Malesia è arrivare a Sepang con un certo anticipo” – dice a www.ferrari.com il collaudatore della Scuderia Ferrari, Pedro De La Rosa – “Infatti è importante che il corpo si abitui al clima e i piloti devono avere anche l’accortezza di tenere al minimo l’aria condizionata nelle camere di albergo e nella palestra in cui si allenano, altrimenti è tutto inutile”.
Un’altra delle priorità in Malesia è il collaudo del sistema di idratazione in vettura: “Anche se non riesce a bere, un pilota è in grado di portare a termine un Gran Premio senza difficoltà, perché è fisicamente preparato. A Sepang però le condizioni sono talmente estreme che non riuscire ad idratarsi può portare ad un calo vistoso delle prestazioni di guida, con ovvie conseguenze sul risultato finale. In passato qui si sono visti casi di piloti che, con il sistema di idratazione in vettura che non funzionava, sono stati costretti a perdere tempo al pit stop per dissetarsi con una borraccia”, conclude De La Rosa.