Qui Maranello: in Cina quattro trionfi per la Ferrari

Buona tradizione per il Cavallino Rampante sul circuito di Shangai, in cui Fernando Alonso vinse lo scorso anno

GP CINA F1/2013

Maranello, 14 aprile – Quello che si corre domenica è l’undicesimo Gran Premio di Cina. La gara si è sempre disputata sui 5.451 metri del circuito di Shanghai, avveniristico impianto disegnato dall’architetto tedesco Hermann Tilke. La Ferrari su questa pista ha conquistato quattro vittorie, equivalenti al 40% delle partecipazioni.

La prima volta di questo Gran Premio risale al 2004, quando la gara era la terzultima della stagione. La prima scuderia a vincere fu proprio la Ferrari che trionfò con la F2004 di Rubens Barrichello, autore di una prestazione perfetta dall’inizio alla fine. Per il team di Maranello arrivò una tripletta grazie alla pole e alla vittoria del brasiliano e al giro veloce ottenuto da Michael Schumacher.

Due anni dopo fu proprio Schumacher a centrare il successo in una gara a due facce. La corsa iniziò sul bagnato e Fernando Alonso con la Renault riuscì ad allungare distanziando la 248 F1 del tedesco. Quando smise di piovere, Schumacher iniziò però un’impetuosa rimonta che lo portò a raggiungere e superare lo spagnolo. Con quella vittoria, il pilota della Ferrari agganciò al comando della classifica mondiale proprio Alonso, quando mancavano due gare al termine.

Trionfo fondamentale anche l’anno seguente. Il debuttante Lewis Hamilton, autore di una stagione fin lì quasi priva di errori, incappò in un banale quanto pesante sbaglio, insabbiandosi con la sua McLaren nella via di fuga della corsia box, insidiosa per colpa della pioggia. Quel ritiro, insieme alla concomitante vittoria di Kimi Räikkönen, segnò di fatto la riapertura del Mondiale per il finlandese della Ferrari, che poi si sarebbe laureato iridato nell’ultima gara in Brasile.

L’ultima vittoria della Ferrari in Cina è datata 2013: un Fernando Alonso in stato di grazia riuscì infatti a surclassare gli avversari tanto in pista quanto strategicamente nella difficile gestione delle gomme. Lo spagnolo si ritrovò per ben due volte davanti Sebastian Vettel ma in entrambi i casi riuscì a sbarazzarsene senza problemi dominando davanti alla Lotus di Kimi Räikkönen e alla Mercedes di Lewis Hamilton.

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