Lewis Hamilton si riprende il comando nel secondo turno di libere, ma Alonso c’è

Le Mercedes sembrano avere margini di miglioramento, ma Alonso stacca tempi di assoluto rilievo sia in assetto da qualifica che in configurazione gara, in cui – se non piovesse – la gomma soft soffre molto rispetto alla media. Decisiva la strategia, ma i Cavallini Rampanti nitriscono con qualche sorriso. Räikkönen solo settimo, Grosjean riassapora la Top Ten

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Shanghai – Lewis Hamilton si è ripreso il comando delle operazioni finalizzate alla conquista del Gran Premio di Cina di Formula 1, staccando il miglior tempo nel secondo turno pomeridiano di prove libere. Ma la novità è che Fernando Alonso, sulla prima Ferrari, è alle spalle del pilota della Mercedes, a poco più di un decimo (141 millesimi).

Il tempo è stato realizzato da entrambi con la gomma soft (banda gialla), ma in prospettiva gara questa gomma manifesta graining (consumo anomalo e deterioramento del battistrada) dopo pochi giri con il pieno, quindi la gara andrà impostata sulla media (banda bianca), ammesso e non concesso che non piova. Sulla pista di Shanghai è previsto infatti l’arrivo di una serie di temporali, che influenzeranno non poco tutto l’andamento successivo del week-end cinese del Circus.

Hamilton ha iniziato la sua sessione con 25 minuti di riardo, a causa del problema alle sospensioni manifestatosi già in mattinata. Il campione del mondo 2008 ha lamentato peraltro sottosterzo e un bilanciamento non soddisfacente, malgrado il miglior tempo.

Alonso, secondo sulla classifica dei tempi, ha però staccato il miglior tempo in simulazione di gara, ma con gomme soft: non sappiamo quanta benzina avesse, ma abbiamo potuto registrare una progressione breve di giri veloci, causa il deterioramento della gomma. La pioggia potrebbe però sparigliare le carte e dare alla monoposto di Maranello una verve finora sconosciuta, grazie alle temperature più basse.

Terzo tempo per Nico Rosberg, che aveva impostato un buon passo, ma ha dovuto alzare il piede a causa di bandiere gialle esposte in pista. Per Daniel Ricciardo – quarto tempo – ancora una giornata al top, con un tempo migliore del suo plurititolato compagno di squadra, Sebastian Vettel, che lo insegue a più di due decimi.

Bene Felipe Massa, che sta costruendo un week-end di soddisfazioni, puntando sulle velocità di punta e sull’affidabilità. Se poi piovesse in gara, Massa potrebbe dire la sua.

Kimi Räikkönen, con il settimo tempo, si è ripreso il ruolo, dopo la prima sessione ai box, seguito da Jenson Button, Romain Grosjean e Daniil Kvyat, che chiude la Top Ten. Al riguardo, Grosjean ha donato il sorriso alla Lotus, alle prede con problemi in apparenza irrisolvibili, ma forse beneficiante delle temperature più basse. Grosjean ha riassaporato l’aria della vetta, cui lo scorso anno si era abituato. Kvyat non sorprende più, è una certezza.

Alle spalle dei primi dieci, appannata la Force India, dopo l’exploit in Bahrain. Hülkenberg è 11°, mentre il compagno di squadra, Sergio Perez, è solo 15°. Magnussen solo 12°, con un’uscita di pista incruenta. Appannato anche Vergne (13°), che nel primo turno era stato al top. Adombrato anche Bottas, solo 14°.

Da rilevare lo svarione due di Pastor Maldonado, sulla Lotus, che dopo 32 minuti dall’avvio del turno ha sbattuto la sua monoposto sulle barriere esterne poste all’ingresso dei box, scivolando sulla ghiaia e distruggendo la sospensione anteriore destra come un pollo. Il pilota venezuelano – probabilmente rosso come un peperone per la vergogna: il casco protegge la faccia, in questi casi – si è scusato con il team, per il lavoro supplementare cui saranno obbligati i meccanici.

Uscite di pista per Kobayashi (Caterham), Chilton (Marussia), Magnussen (McLaren), Hülkenberg (Force India), Ericsson (Caterham).

Domani mattina (ora di Shanghai) ultima sessione di libere (alle 5 in Italia), poi qualifiche (alle 8). La novità attesa dovrebbe essere la pioggia copiosa, così da mandare all’aria tutti gli assetti e i riferimenti. Buon lavoro, ragazzi….

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